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DAL PROFONDO NORD ALLA FIESOLE: ZEKHNINI, UNA SCHEGGIA NORVEGESE PER PIOLI

13.07.2017 | 09:25

Estate caldissima sotto la Fiesole. Salutato in primavera il capitano Gonzalo Rodriguez, tornato al San Lorenzo, è toccato levare le tende prima a Josip Ilicic, con lo scippo perpetrato last minute dall’Atalanta ai danni della Sampdoria, e poi a Borja Valero, che ha raggiunto l’Inter dopo settimane intense quanto pregne di polemiche. Il prossimo calciatore importante a lasciare la Fiorentina sarà, con ogni probabilità, Bernardeschi, promesso sposo della Juventus, mentre la sensazione è che la situazione concernente Kalinic si protrarrà per tempi abbastanza lunghi. Il centravanti croato, che a gennaio rifiutò l’offerta pazzesca del Tianjin Quanjian, verosimilmente in cuor suo adesso spera che il proprio il club cinese allenato da Fabio Cannavaro, malgrado l’acquisto di Modeste dal Colonia dopo un lungo inseguimento, riesca a mettere le mani anche su Pierre-Emerick Aubameyang, il grande sogno del Milan per il reparto avanzato. Già, perché Nikola nei giorni scorsi ha ammesso pubblicamente di volere i rossoneri, per i quali però non rappresenta la prima scelta. E forse nemmeno la seconda. Insomma, settimane davvero roventi per Pantaleo Corvino, che in entrata si muove chiaramente nei limiti del budget a disposizione, in aderenza ai dettami di una proprietà in questo momento distaccata, come certificato dal famoso comunicato  del 26 giugno scorso quando la famiglia Della Valle annunciò la sua disponibilità a passare la mano, in presenza di un progetto ambizioso che garantisca un futuro radioso al club viola. E Corvino sta operando nel modo da sempre a lui più congeniale, ossia lavorando sotto traccia e allargando il compasso del mercato a 360 gradi: dal Brasile è arrivato Vitor Hugo, dal Portogallo Bruno Gaspar, dalla Serbia Milenkovic e il millennial  Vlahovic (che però si muoverà a gennaio, al compimento della maggiore età), ieri è stata la volta del classe 1999 Graiciar, che ha salutato la Repubblica Ceca per trasferirsi nella culla del Rinascimento. In sintesi, operazioni per la prospettiva ma anche per il presente, come quelle in via di definizione per il francese Eysseric, in uscita dal Nizza, e il norvegese Rafik Zekhnini, un giovane che però non andrà caricato di eccessive pressioni.

Proprio su quest’ultimo accendiamo i fari all’interno del nostro consueto spazio quotidiano. Quasi inevitabile dopo che ieri mattina vi abbiamo svelato la chiusura dell’operazione con l’Odd. La classica trattativa alla Corvino, che seguiva da tempo l’esterno offensivo della Norvegia Under 21 (3 presenze sin qui, dopo aver fatto il salto direttamente dall’Under 18) e al momento opportuno ha affondato il colpo. C’è una data, nella carriera di Zekhnini, che rimarrà impressa a caratteri cubitali, quella del 20 agosto 2015: nella gara di andata del playoff di Europa League, la compagine scandinava perse 4-3 contro il quotatissimo Borussia Dortmund ma fu lui, al di là dell’assist servito a Samuelsen per il momentaneo 1-0, il grande protagonista del match, facendo ammattire l’ormai ex Mats Hummels che non riusciva a stargli dietro e lo vedeva imbucarsi da tutte le parti. Il celebrato difensore centrale della Germania, frattanto passato al Bayern Monaco, a fine partita ebbe a dichiarare: “Ma veramente ha solo 17 anni? Ma che diavolo! Non lo conoscevo, ma è veramente un’ottima ala sinistra, con la sua velocità ci ha messo in grande difficoltà”. Lo stesso BVB e il Manchester United presero il numero di targa dell’enfant prodige, i Red Devils avevano continuato a monitorarlo ma alla fine l’ha spuntata la Fiorentina. Nato a Skien da genitori di origini marocchine, il 12 gennaio del 1998, Rafik ha iniziato a formarsi calcisticamente nel vivaio dell’Heroya che lo ha ospitato nel 2013, anno dell’approdo nel settore giovanile dell’Odd. Grande rapidità, figlia di un fisico agile e scattante (179 cm per 63 kg), il ragazzo impressiona subito per il suo repertorio di altissimo livello, tant’è che il 22 aprile del 2015 arriva l’esordio in prima squadra, in occasione della travolgente vittoria in Coppa di Norvegia contro lo Skotfoss. Un debutto da predestinato, bagnato dal primo gol da professionista, per il nostro personaggio del giorno specialista in serpentine, a segno nel roboante 13-0 rifilato ai modesti avversari. Da quel momento la crescita di Zechini, destro naturale che ama partire dall’out sinistro ma all’occorrenza può disimpegnarsi anche da seconda punta, è stata realmente esponenziale. Il ruolino attuale parla di 58 presenze in gare ufficiali, con 9 reti e 12 assist all’attivo. Stasera nella trasferta in Liechtenstein contro il Vaduz, Rafik Zekhnini potrebbe già esibirsi negli ultimi dribbling per l’Odd. Dettagli, rispetto alla svolta in arrivo: il suo futuro sarà all’ombra dell’Artemio Franchi.

Foto: TV2