DAL REAL DE BANJUL ALLA CHIAMATA DEL COMO: ALIEU FADERA, IL GAME CHANGER DELLA SFIDA DI BERGAMO

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Atalanta-Como. Siamo al '58, nei minuti precedenti una sfortunata deviazione di Kolasinac ha spedito il pallone in rete, e il Como è in vantaggio al Gewiss Stadium. L'Atalanta è sfibrata e ferita nell'orgoglio, in meno di dieci minuti è passata dalle celestiali vibrazioni del vantaggio, al gravoso pugno nello stomaco del secondo gol del Como. È tutto da rifare. Ed è proprio in questo momento che Paz, estroso trequartista della squadra ospite, si ritrova a gestire una palla a centrocampo, alza la testa e la sventaglia di destro verso la fascia sinistra dove la attende Alieu Fadera, uno dei migliori degli uomini di Fabregas fino a quel momento. L'ala classe 2001 stoppa la palla come fosse il gesto più semplice del mondo e punta il suo marcatore, Marten De Roon (uno qualsiasi). Prima una finta, poi un'altra. Il movimento di Fadera è un po' sgraziato, oscilla nel compimento del gesto tecnico, ma risulta tremendamente efficace. Il navigato mediano olandese crolla a terra disorientato, e l'attaccante batte Carnesecchi con una botta rasoterra. Un gol, che sancisce un ulteriore passo verso la conquista dei primi tre punti stagionali, siglato da un esterno d'attacco interessantissimo, giunto alla corte di Fabregas dal Genk. Cesc Fabregas lo ha descritto come "un giocatore molto veloce e abile nel gioco in profondità", ma può essere anche qualcosa in più. Fadera infatti spicca non solo per l'attacco alla profondità (qualità che ha mostrato proprio nel primo gol stagionale di ieri sera) ma anche nel dribbling e nella creazione della superiorità numerica. Ama infatti ricevere palla in posizione spesso defilata, puntare l'uomo, e tentare il tiro o il cross a rientrare. Il gambiano mostra inoltre grande sacrificio in fase di pressing, e riesce a relazionarsi calcisticamente con i compagni in modo estremamente efficace. Il nuovo innesto del Como nasce a Bakau il 3 novembre 2001, e dopo una lunga trafila in vari settori giovanili conquista il suo primo contratto da professionista, firmando per il Real de Banjul, nel 2018. Il talentuoso attaccante milita nel club gambiano per due stagioni, finché non attira l'attenzione degli slovacchi del Pohronie, in cui colleziona 6 gol in 34 presenze. Dopo quest'ultima breve esperienza il giocatore attrae l'interesse del campionato belga, in cui milita prima con la maglia del Zulte Waregem, poi del Genk, con cui porta a referto nel complessivo delle due avventure 70 presenze, condite da 10 goal e 10 assist. Poi la grande chiamata dal Como, che lo strappa al Genk con un'operazione da svariati milioni di euro, e con cui potrà trovare la sua definitiva consacrazione. La fascia sinistra della squadra di Fabregas ha un nuovo proprietario, e strappargli la maglia da titolare (soprattutto dopo la prestazione di ieri) sarà per la concorrenza un'impresa molto complicata. Foto: Instagram Como