Dalla Germania: il Borussia Dortmund dice no ai soldi stranieri
11.08.2016 | 23:19
C’è chi dice no. Certo, è difficile rinunciare a ricche proposte di denaro: dalla Cina, Indonesia, Emirati Arabi ed America arrivano continue faraoniche offerte per rilevare i top club del calcio europeo, ma c’è chi dice no. Un esempio? La Juventus. I bianconeri sono riusciti a lavare l’onta di ‘Calciopoli’, risorgendo dalle proprie ceneri. Ora, al netto di numerosi trionfi sul campo, la Juve occupa il decimo posto nella classifica dei fatturati delle squadre europee: 323,9 milioni di euro. Numeri destinati a crescere. Ma non è da sola. Chiedete ai tedeschi del Borussia Dortmund, ecco cosa vi diranno: “Il mercato asiatico è l’Eldorado. Anche noi potremmo andare a cercare un investitore cinese come ha fatto l’Atletico Madrid, ma non è la strada che vogliamo seguire. Nel prossimo decennio andremo avanti con le nostre forze, proprio come abbiamo fatto negli ultimi 10 anni, quando abbiamo aumentato il giro d’affari del 500%”. Parole e musica di Hans-Joachim Watzke, amministratore delegato del club tedesco, il quale si è espresso al settimanale Die Zeit dichiarandosi poco incline alle cessioni dei club a mani straniere.