DALLA SERIE C FRANCESE AL GOL A VOLO D’ANGELO CONTRO IL LECCE: ANTOINE HAINAUT, QUANDO IL SACRIFICIO PAGA

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Stadio Via del Mare, 21 settembre 2024. Siamo nei cinque minuti di recupero di Lecce-Parma, i padroni di casa conducono la gara per 2-0. Al 92', Nicola Krstovic si divora il definitivo 3-0, che avrebbe potuto chiudere le danze e portare i salentini alla preziosa conquista dei tre punti. Solo contro il portiere, il montenegrino fa una mossa di troppo, tenta di superare Suzuki, ma quest'ultimo blocca in uscita i sogni di gloria dell'attaccante. Quell'errore crea sulla squadra del fu tecnico Gotti, una nube nera, presagio di un nefasto destino. I 25.000 giallorossi del Via del Mare avvertono che quell'errore, sarebbe costato caro. Così è stato. Prima accorcia l'ex di giornata, Almqvist, e a un secondo dallo scoccare del 95', la pareggia un ragazzino arrivato a Parma da due anni, un certo Antoine Hainaut, subentrato al posto di Osorio a gara in corso. Il gol va raccontato: cross di Haj Mohamed poco fuori dal limite dell'area, zona destra del campo. Le due squadre sono tutte schiacciate a pochi metri dalla porta di Falcone, una per l'insperato pareggio, l'altra per difendere con le unghie il risultato. Nella retroguardia leccese compare un vortice, uno spazio vuoto, generato dalle incomprensioni difensive di Baschirotto, Dorgu e Gaspar (fin troppe in questa stagione per la squadra salentina). Proprio in quei pochi metri Hainaut si fa spazio e guarda la palla giungere leggiadra verso la sua direzione. Il francese si coordina, e in tuffo colpisce la palla di testa, a volo d'angelo: Falcone non può nulla. L'esultanza è una corsa disperata verso la bandierina con il braccio destro alzato: la classica esultanza di chi ancora non è abituato ad esultare per un gol, pura adrenalina sfogata nelle urla, nella gioia, nella corsa sfrenata e incontrollata. A Parma Hainaut nei primi mesi dal suo arrivo nel 2022, è un oggetto misterioso: non si sapeva chi fosse, se sarebbe rimasto, che ruolo avesse: un po' esterno, un po' centrocampista, ma forse anche terzino. È un giocatore duttile Hainaut, utile in tutto e prezioso in tanti compiti. "Non è importante il minutaggio, ma la qualità con cui si gioca in quei minuti" ha spesso recitato Pecchia nelle varie conferenze...e di minuti in campo il classe 2002 non ne ha sprecato neanche uno. Otto presenze in questo campionato, sempre di ottimo livello, più il prezioso gol a Lecce. E un futuro tutto da scrivere. Pederzoli lo nota due anni fa e lo prende per una cifra esigua dal Boulogne, squadra della Serie C francese. Prima in B e poi con la scalata in A, il talento acquisisce sempre più sicurezza e cresce sia dal punto di vista tecnico, che da quello tattico e mentale, fino a ritagliarsi uno spazio importante nell'attuale stagione: un po' come ala d'attacco, in altri momenti come trequartista. Ma la tecnica e la grande duttilità, che fanno del francese un giocatore interessantissimo, si possono notare con un occhio attento già ai tempi del Lens, squadra in cui prende il via la sua carriera calcistica. Dieci anni di corse, allenamenti e lavoro prima di ricevere il ben servito dal club. Un "no" che avrebbe potuto abbattere chiunque, soprattutto se non si hanno i mezzi psicologici e la maturità per decostruire quel momento negativo, ed interiorizzarlo senza farsi abbattere. La grande cultura del lavoro, imparata dalla preziosissima figura del padre (ex calciatore dilettantistico), portano Hainaut a rimettersi in discussione, questa volta proprio al Boulogne. Trenta presenze, tanta centralità, e un gol nella stagione 2020/2021, che ha spinto il Parma a spendere 200-300mila euro per acquisirne il cartellino. Il giocatore rimane un altro anno nel club francese, ma nel frattempo inizia già ad imparare l'italiano, come da lui stesso ammesso in un'intervista. Poi l'arrivo definitivo ai crociati, in cui nelle ultime due stagioni impara l'importanza dei minuti in campo, proprio dalla tanta panchina. E poi quella positività e quel sorriso, che spesso rappresentano proprio il dettaglio e la differenza tra un giocatore normale e il grande giocatore. "Voglio restare qui e dare tutto sul campo per il club", frase pronunciata dal neo acquisto proprio al suo arrivo a Parma, nel momento in cui tutti lo davano per partente, gli davano del poco funzionale, o gli si diceva che si sarebbe dovuto "fare le ossa". Ma ha smentito tutti con le prestazioni, ed è rimasto a Parma contro ogni pronostico, grazie anche al grande lavoro svolto su di lui da Pecchia. "Pecchia mi ripete sempre di essere sul pezzo. Sono sempre pronto per giocare e a dare tutto per il club. Per me il mister mi è sempre stato vicino. Ho avuto momenti difficili quando non giocavo e mi hanno ripetuto di lavorare e di portare pazienza che sarebbe arrivato il mio momento”, le parole del giocatore sul suo nuovo mentore. Benvenuto in Serie A, Antoine Hainaut. Foto: Instagram Hainaut