DALLE SLIDING DOORS CON MANNONE A GOODISON PARK: PICKFORD, L’EVERTON È IN OTTIME MANI
16.06.2017 | 11:00
Giornata intensissima di mercato, quella di ieri, alle latitudini di Goodison Park, aspettando che vengano le ore di Niang. In serata l’annuncio di Davy Klaassen, il forte centrocampista offensivo prelevato dall’Ajax per 27 milioni di euro. Nel pomeriggio, invece, era stata la volta dell’acquisto record della storia dell’Everton: già, perché per Jordan Pickford i Toffees verseranno nelle casse del Sunderland ben 25 milioni di sterline come base (28, 6 in euro), importo che potrà incrementarsi di ulteriori 5 milioni di pounds a titolo di bonus: l’ammontare complessivo potrebbe sfondare, in euro, il muro dei 34 milioni. Mai i blu del Merseyside avevano speso così tanto per mettere sotto contratto un calciatore, in generale si tratta della terza cifra più alta mai spesa per un portiere: soltanto la Juventus, con Buffon nel 2001, e il Manchester City, nei giorni scorsi con Ederson, avevano investito di più. Implicitamente, da qualche ora Pickford è diventato il portiere inglese più pagato di sempre. E pensare che gli è bastata una sola, singola stagione in Premier League, per giunta conclusasi con la retrocessione, per meritarsi tutto questo: copertine a ruota durante l’annata e adesso un bel quinquennale, scadenza 2022, con quella che di fatto è la settima forza del calcio british alle spalle di Chelsea, Liverpool, Arsenal, Tottenham e delle due di Manchester. “La scorsa stagione è stata la mia prima in Premier League e adesso ho la splendida opportunità di restarci grazie all’Everton, un club importantissimo. Voglio mostrare a tutti quello che so fare, farò del mio meglio e lavorerò duramente, questo per me è un momento molto emozionante. Ricordo il calore di Goodison Park, rientrai qui qualche mese fa dopo l’infortunio, adesso avrò la possibilità di giocare sempre in questo magnifico stadio”, queste le prime parole rilasciate al sito ufficiale dell’Everton dal ventitreenne guardiano dei pali, dopo l’ufficialità.
Una storia curiosa e affascinante, quella di Jordan Lee Pickford, nato il 7 marzo del 1994 a Washington (città di 60.000 abitanti nel Tyne and Wear, da non confondere ovviamente con la capitale degli Stati Uniti). Entrato all’età di 8 anni nelle giovanili del Sunderland, fino alla scorsa estate l’estremo difensore era stato costretto a peregrinare in lungo e in largo per le terre di Sua Maestà: Darlington, Alfreton, Burton Albion, Carlisle, Bradford e Preston. Una lunga serie di prestiti nelle serie minori, soltanto l’ultimo (al Preston nella stagione 2015-16) in Championship. Lo scorso agosto, però, succede l’imponderabile: il titolare dei Black Cats, l’italiano Vito Mannone, si fa male gravemente al gomito: tre mesi di stop, una mazzata tremenda per l’ormai ex coach – collezionatore di flop – David Moyes. Dopo un estenuante contenzioso, viene tesserato il portoghese Mika, ma Moyes sconfessa la scelta di mercato perché si accorge che quel ragazzo, ormai svezzato, tra i pali ci può stare. Eccome. Mors tua, vita mea: come sovente accade nel calcio è l’infortunio di un compagno a costituire il momento sliding doors. Il Sunderland, all’interno di un campionato da incubo concluso all’ultimo posto, perde quasi sempre (26 sconfitte in 38 partite), prende gol a grappoli (ben 69, 50 dei quali subiti da Pickford), ma il nostro personaggio del giorno risulta quasi sempre il migliore in campo: 135 parate salva risultato (dato comunicato dall’Everton), interventi prodigiosi, uscite tempestive, ottima propensione a comandare la difesa. Probabilmente l’unico, con il vecchio Jermain Defoe, a far parlare di sé ugualmente in positivo. Al punto da guadagnarsi, storia del 9 ottobre del 2016, la prima chiamata in Nazionale maggiore, in occasione della sfida contro la Slovenia valida per le qualificazioni mondiali. L’esordio agli ordini di Southgate non è ancora arrivato, ma oltre Manica in pochi hanno dubbi sul fatto che il futuro sia suo, d’altronde sarebbe l’approdo naturale posto che Jordan ha indossato i guanti in tutte le rappresentative minori dell’Inghilterra, dall’Under 16 all’Under 21. La stessa Under 21 che oggi pomeriggio lo vedrà tra i pali nella gara inaugurale degli Europei di categoria, alle ore 18 contro la Svezia campione in carica. Subito l’avventura continentale, poi per Pickford verrà il momento di tuffarsi a piè pari nel mondo Everton.
Foto: Twitter Everton