Il Chievo non vive un momento positivo, si regisrta soltanto una vittoria nelle ultime cinque partita giocate, ma allo stesso tempo non mancano le buone notizie. Infatti, in occasione del primo raduno del 2018 dedicato ai giovani talenti più interessanti del campionato, il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana, Luigi Di Biagio, ha deciso di convocare Mattia Bani. Si tratta di un raduno in vista delle amichevoli in programma a marzo con Argentina e Inghilterra, ma è pur sempre una convocazione in azzurro e la società clivense non può che esserne orgogliosa. Parliamo di un ragazzo lanciato nel grande calcio soltanto durante questa stagione, esattamente meno di due mesi fa. Dimostrazione che i giovani di talento esistono ancora in Italia e Bani, difensore di struttura con alle spalle un'importante gavetta, è pronto a vivere questo sogno. Il suo percorso parte da molto lontano, da Borgo San Lorenzo, piccolo comune della città metropolitana di Firenze, dove nasce il 10 dicembre del 1993. L'amore per il calcio è immediato, Bani ha le idee chiare e dopo lo studio rincorre il pallone per le strade del suo quartiere. Nel 2000, a 7 anni, viene tesserato dall'Audax Rufina, nel 2004 cambia spostandosi nel settore giovanile della Fortis Juventus, squadra della sua cittadina. Successivamente passa al Pontassieve e poi al Figline, dove ha l'opportunità di mettersi spesso in mostra attirando le attenzioni degli osservatori del Genoa che, senza esitare, lo inserisce all'interno del proprio prolifico vivaio. All'ombra della Lanterna, in compagnia di Mattia Perin e Richmond Boakye, l'allora 17enne disputa soltanto una stagione e dopo fa ritorno alla Fortis Juventus con la quale esordisce in prima squadra. Nel 2012 viene prelevato dalla Reggiana e Bani, finalmente, fa il proprio debutto tra i professionisti scendendo in campo 22 volte nel campionato di Serie C. Il promettente centrale difensivo, dotato di un'importante struttura fisica (189 cm per 80 kg), sforna prestazioni di livello che non passano inosservate. A manifestare il proprio interesse è la Pro Vercelli, il club piemontese decide di aggiudicarselo a titolo definitivo e di puntare su di lui per tentare di ottenere la promozione in Serie B. Con i Bianchi ha l'occasione di allenarsi e crescere al fianco di giocatori esperti come Francesco Cosenza e Massimiliano Scaglia. Alle dipendenze del tecnico Cristiano Scazzola, il giovane Bani cresce in maniera esponenziale e contribuisce in maniera attiva al ritorno tra i cadetti della formazione biancocrociata. Bani viene riconfermato anche l'anno successivo e fino alla passata stagione colleziona 94 presenze condite da due marcature personali. Intanto, un giovane del suo talento difficilmente resta fuori dai radar e, puntualmente, il Chievo Verona si fa avanti per acquistarlo lasciandolo comunque un'altra annata in prestito a Vercelli. L'estate scorsa, infine, approda in gialloblu e debutta in Coppa Italia il 18 agosto nel successo per 2-1 contro l'Ascoli. Purtroppo in campionato Bani fatica a trovare spazio, ma il 5 gennaio il tecnico Rolando Maran decide di lanciarlo consegnandogli una maglia da titolare nel match contro l'Udinese. L'esordio in Serie A è positivo, l'incontro termina 1-1 e da quel momento in poi Bani stravolge le gerarchie ritagliandosi il proprio spazio all'interno dell'undici titolare. Le sue prestazioni, come detto, hanno impressionato anche il nuovo commissario tecnico della Nazionale, Luigi Di Biagio, e il suo staff. Ecco, dunque, la chiamata per lo stage di Coverciano. Una convocazione che premia i sacrifici del passato e gli sforzi del presente. Il centrale classe 1993 si gode il momento e vive il proprio sogno azzurro. Bani, il nuovo che avanza in casa Chievo. Foto: Chievo Verona Twitter