Ultimo aggiornamento: sabato 23 november 2024 00:27

DALL’ESPERIENZA CON LA JUVE ALLA PRIMA PANCHINA IN SERIE A: TUDOR ABBRACCIA L’UDINESE

25.04.2018 | 10:50

In casa Udinese si volta pagina e da poche ore è iniziata l’era Igor Tudor. Il club bianconero ha scelto il tecnico croato per sostituire l’esonerato Massimo Oddo, reo di aver inanellato undici sconfitte consecutive che hanno risucchiato inevitabilmente Danilo e compagni nella lotta per non retrocedere. La dirigenza friulana, dopo attente valutazioni, ha optato per un profilo emergente e allo stesso tempo esperto al punto giusto. Tudor, per via della sua lunga militanza nel nostro campionato dal 1998 al 2007 con le maglie di Juventus e Siena, faticherà sicuramente meno ad adattarsi, ma a dimostrarlo sarà il campo. Intanto, andiamo per ordine: Tudor nasce a Spalato il 13 aprile del 1978, inizia sin da bambino a rincorrere un pallone e nel 1995 entra a far parte del settore giovanile dell’Hajduk Spalato. Nel club della sua città natala compie l’intera trafila fino ad arrivare in prima squadra, le sue prestazioni e i suoi numeri attirano le attenzioni di numerose società, ma ad aggiudicarsi le sue prestazioni è la Juventus che, nell’estate del 1998, lo preleva in preleva in prestito con diritto di riscatto. Il roccioso e imponente centrale accetta senza esitare e approda in Italia dove apprende grandi nozioni di tattica e migliora la fase difensiva sotto la guida di Marcello Lippi. In bianconero si toglierà delle grandissime soddisfazioni alzando due Scudetti e altrettante Supercoppe italiane, senza dimenticare la nota finale di Champions League della stagione 2002-2003 poi persa ai rigori contro il Milan. Nel 2005, però, passa in prestito al Siena per ritrovare la giusta condizione e recuperare dai numerosi infortuni in vista del Mondiale in programma in Germania nel 2006. Dopo la Coppa del Mondo rientra a Torino e resta nonostante la retrocessione in Serie B a causa di Calciopoli. Tudor non scende mai in campo, ma fa comunque parte del gruppo e festeggia l’immediato ritorno in Serie A con il resto dei compagni. A quel punto, dopo tanti anni di calcio italiano (211 presenze e 23 marcature personali tra campionato e coppe), decide di tornare in Patria e all’Hajduk per concludere la propria carriera.

Tudor si ritirerà nel 2008 per via dei suoi continui problemi fisici e inizia prestissimo la nuova avventura da allenatore. Il 18 agosto 2009, infatti, con l’arrivo di Edy Reja sulla panchina del Hajduk Spalato, viene nominato suo assistente. Nel dicembre 2011 gli viene affidata la formazione Under 17 del club e nel frattempo si reca spesso in Italia, in particolar modo allo Juventus Center di Vinovo, per migliorare le proprie conoscenze. Il 5 luglio 2012 diventa vice del nuovo commissario tecnico della Croazia, Igor Štimac, e nell’aprile del 2013 diventa il nuovo allenatore della dell’Hajduk Spalato subentrando al posto dell’esonerato Mišo Krstičević. Tudor vince la coppa di Croazia, suo primo trofeo da tecnico, e il 4 febbraio 2015 decide di dimettersi di sua spontanea volontà. Il 19 giugno 2015, invece, accetta la chiamata del PAOK Salonicco. In Grecia, però, l’esperienza è ricca di alti e bassi e il 9 marzo 2016 viene esonerato. Successivamente approda nel calcio turco e siede sulla panchina del Karabükspor, club neopromosso in Süper Lig. Il suo lavoro, finalmente, portai frutti sperati e il 15 febbraio del 2017 il Galatasaray, dopo averlo seguito attentamente per diverso tempo, annuncia di aver raggiunto con il croato un accordo per condurre la squadra fino al termine del campionato. Tudor prosegue anche nella stagione successiva, ma lo scorso 18 dicembre viene allontanato lasciando la squadra al secondo posto in classifica. Ora, dopo tanta gavetta all’estero, ecco che arriva l’attesissima opportunità in Italia: l’Udinese non ha avuto dubbi o incertezze, per conquistare la salvezza e costruire un nuovo progetto ambizioso ha scelto il gigante di Spalato. La sua esperienza in bianconero comincerà dall’insidiosa trasferta di Benevento, il popolo friulano spera possa essere l’inizio di un nuovo corso fatto di successi e grandi soddisfazioni. Intanto, Tudor abbraccia l’Udinese…

Foto: Udinese Twitter