DALL’ESPLOSIONE A SALISBURGO ALL’OCCASIONE LIVERPOOL: MINAMINO, UNA FRECCIA NIPPONICA PER KLOPP
22.12.2019 | 13:00
Il Liverpool ha messo a segno il primo grande colpo di mercato della sessione invernale definendo l’acquisto di Takumi Minamino. Dietro la trattativa c’è una storia particolare, ricca di significato che ha poi portato al trasferimento del nipponico in Inghilterra. Qualche mese fa, esattamente lo scorso 2 ottobre e nella seconda giornata della fase a gironi di Champions League, Minamino sigla un gran bel gol, un destro al volo fantastico che, però, serve a poco perché i Reds si impongono per 4-3. Nel momento in cui la palla calciata dal classe 1995 entra in porta, Jurgen Klopp resta fermo, immobile, impassibile e subito dopo sorride notando e allo stesso tempo approvando il talento del 24enne. Un segnale e un dettaglio non di poco conto che, nel giro di poco tempo, si trasforma in un’idea di mercato. Non a caso, nelle ultime settimane, sono stati avviati alcuni contatti con il Red Bull Salisburgo. Trattativa rapidissima conclusasi con la fumata bianca. Andiamo per ordine: Minamino nasce a Izumisano, città giapponese della prefettura di Osaka, il 16 gennaio del 1995. Sin da subito pratica diversi sport e alla fine si innamora del calcio, la sua educazione lo aiuta molto in questo percorso e, dopo aver giocato per le strade del proprio quartiere sognando un futuro roseo come i famosissimi protagonisti dei cartoni animati Holly e Benji, nel 2012 entra a far parte delle giovanili del Cerezo Osaka, club che lo aiuta immediatamente nella formazione e nella crescita. Il suo talento è indiscutibile, senza alcun dubbio le sue doti gli permettono di farsi largo e di spiccare durante i vari campionati. Le sue armi principali sono la velocità, la rapidità, il dribbling e una spiccata freddezza sotto porta. Nonostante la sua discreta altezza, 1, 74 cm, gioca anche come punta centrale siglando diverse marcature personali.
A quel punto iniziano ad arrivare le prime convocazioni nelle varie Nazionali giovanili, ma Minamino vuole e pretende di più. Non gli basta sapere che il suo nome circola in Patria, il suo sogno è arrivare nel grande calcio e sfondare in Europa. Nel frattempo esordisce nel massimo campionato giapponese e si rende protagonista sfoderando ottime prestazioni condite da giocate e gol di pregevole fatture. Tutto ciò non passa affatto inosservato, in quei giorni viene preso in considerazione anche da alcuni osservatori del Red Bull Salisburgo, potente e ambizioso sodalizio austriaco che intende crescere puntando molto sul mercato internazionale. Il lavoro di scouting viene fatto in maniera meticolosa e le relazioni sul suo conto sono sempre più importanti. Così, nell’estate del 2014, viene acquistato a titolo definitivo per una cifra poco sotto il milione di euro. Per Minamino si spalancano le porte del grande calcio, le porte del calcio europeo, proprio come aveva sempre sognato sin da ragazzino. Il classe 1995 sbarca nel Vecchio Continente con una voglia matta di mettersi in mostra e in poco tempo ci riesce rispettando puntualmente le attese. Durante la prima stagione dà il proprio contributo alla conquista della Bundesliga austriaca siglando tre sigilli determinanti in appena 12 presenze. Da quel momento in poi andrà sempre meglio e la macchina del gol nipponica metterà in bacheca complessivamente 5 titoli nazionali e 3 coppe di Lega. Ora, dopo essere esploso in Austria, è pronto a sfruttare al meglio la grande occasione in Premier League. Dal gol ad Anfield alla firma sul contratto con il Liverpool, con il benestare di Klopp che ha appena conquistato il Mondiale per club in Qatar. Minamino, in questa stagione ha già firmato 9 reti e 11 assist in 22 presenze tra campionato e coppe, rappresenta una freccia e un’arma in più grazie alla sua duttilità che gli consente di giocare da esterno, sia a destra che a sinistra, e da punta centrale. Il giapponese lascia l’Austria dopo 4 anni e sicuramente continuerà ulteriormente a crescere al fianco di Salah, Mané e Firmino. Con l’auspicio di poter alzare al cielo qualche trofeo. Magari la Champions…
Foto: Liverpool Twitter