DALL’ISLANDA ALLA GERMANIA PASSANDO PER L’ITALIA: FINNBOGASON, IL BOMBER VICHINGO
02.10.2018 | 10:00
Marco Reus, Robert Lewandowski, Thorgan Hazard, Paco Alcacer, Arjen Robben e infine Alfred Finnbogason: sono questi i calciatori più prolifici finora in Bundesliga, ma a lasciare il segno più di tutti è stato senza alcun dubbio l’islandese che, dopo aver saltato le prime cinque giornate per un’irritazione del tendine rotuleo, questa domenica si è letteralmente scatenato sfoderando una prestazione super e siglando una straordinaria tripletta che ha steso il malcapitato Friburgo (4-1 il risultato finale). Un rientro in campo coi fiocchi, per la gioia dell’Augusta e dei suoi tifosi. Il centravanti, già durante l’estate aveva, comunque fatto parlare di sé disputando un ottimo Mondiale con l’Islanda e firmando un gol contro l’Argentina al debutto. Sigillo che rimarrà anche nella storia poiché si tratta della prima rete realizzata dalla Nazionale nordeuropea a una Coppa del Mondo. Ora, dopo la breve e comunque intensa esperienza in Russia, l’attaccante ha intenzione di tornare a mietere vittime nel massimo campionato tedesco. La sua storia, però, inizia da molto lontano ed è piena di interessanti intrecci. Finnbogason nasce Reykjavik il primo febbraio del 1989, trascorre l’infanzia come un normalissimo bambino e aiuta spesso il padre nelle attività domestiche. All’età di 6, dopo aver iniziato a rincorrere un pallone per le strade della Capitale islandese, entra nelle giovanili del Fjölnir. Nel 1999 la sua famiglia si trasferisce a Edimburgo, in Scozia, e lui continua a giocare a calcio trovando collocazione nell’Hutchison Vale. In quel periodo assiste spesso alle partite interne dell’Hibernian fino a diventarne tifoso. Dopo poco tempo rientra in Islanda e torna nuovamente nel vivaio del Fjölnir dove ci resterà fino al 2005, anno in cui viene notato dal Breiðablik Kópavogur, club di massima serie che lo inserisce immediatamente all’interno del proprio settore giovanile.
Disputa una stagione e fa spiccare le sue principali qualità tecniche e soprattutto fisiche, in area di rigore è veramente complicato marcarlo per gli avversari. Nell’estate del 2006, a 17 anni, decide di fare un viaggio con Intercultura e sceglie come metà proprio l’Italia, più precisamente la città di Sassari. Appena giunto in Sardegna, il Breiðablik, lo cede in prestito alla Torres per permettergli ugualmente di continuare a giocare. Conclusa la sua avventura sull’Isola, fa rientro in Islanda e viene girato per una stagione all’Augnablik. Una volta tornato alla base, constatando la sua esponenziale crescita, il club biancoverde gli dà finalmente un’opportunità e lo promuove in prima squadra al fianco di altri promettenti giovani come Gylfi Sigurdsson e Johann Berg Gudmundsson, oggi rispettivamente all’Everton e al Burnley. Dal 2007 al 2010 Finnbogason colleziona numeri importanti siglando 28 marcature personali in 43 gare. Il suo rendimento non passa inosservato e il Lokeren lo acquista a titolo definitivo lo fa esordire dopo poco tempo nel massimo campionato belga. In due stagioni, però, trova poco spazio e riesce a gonfiare la reste soltanto in 4 occasioni. A quel punto preferisce volare in Svezia e firmare per l’Helsingborgs Idrottsförening, scelta che si rivela azzeccata perché con gli scandinavi firma ben 12 reti in 17 apparizioni. Uno score che attira inevitabilmente le attenzioni di diverse società, ma a spuntarla è l’Heerenveen che senza esitare sborsa 500 mila euro e gli fa firmare un contratto triennale. In Eredivisie, finalmente, il talento di Finnbogason esplode definitivamente in 70 incontri mette a segno ben 59 gol. La sua doppietta al debutto contro l’Ajax è ancora nelle menti e nei cuori dei sostenitori olandesi. Pertanto, il nome del bomber vichingo inizia a circolare con insistenza e la sua ottima fama arriva persino in Spagna. La Real Sociedad non ci pensa due volte e piazza il colpo versando nelle casse dell’Heerenveen 8 milioni di euro. Il classe 1989 compie una volta per tutte il tanto atteso e agognato salto di qualità che gli garantirà anche la convocazione in Nazionale maggiore. In Liga, in realtà, il suo impiego è ridotto ed è costretto a migrare in Grecia a titolo temporaneo per firmare con l’Olympiakos. Anche in terra ellenica le cose non vanno benissimo, ma nell’estate del 2016 fa comunque parte della Rosa islandese che farà poi sognare tutti gli appassionati durante l’Europeo svoltosi in Francia. L’exploit con la sua Nazionale gli permette di trovare una nuova squadra, stavolta in Germania e si tratta dell’Augsburg o dell’Augusta che dir si voglia. Il suo impatto in Bundesliga è dei migliori e il resto è pura attualità con la tripletta rifilata al Friburgo due giorni fa. Finora, in due stagioni, il 29enne ha firmato 25 reti. L’impressione è che non abbia alcuna intenzione di fermarsi. Finnbogason, detto anche l’uomo di ghiaccio.
Foto: Kicker