DANI ALVES, LA FRECCIA BLAUGRANA
19.02.2014 | 09:36
Minuto 90 dell’andata degli ottavi di finale di Champions League tra Manchester City e Barcellona. Dani Alves, largo a destra, riceve un suggerimento di Piquè, chiede un veloce uno-due a Neymar, lo ottiene ed entra in area, Clichy non lo tiene e per il terzino brasiliano è un gioco da ragazzi siglare lo 0-2, depositando la palla in rete sull’uscita di Joe Hart con un bel diagonale.
Azione classica dei catalani: nel 4-3-3 di Guardiola prima, di Tito Vilanova e Gerardo Martino poi, lo schema è rimasto invariato. In fase di possesso palla i terzini sono molto larghi, diventano ali, capaci di arrivare al fondo e crossare, o cercare inserimenti in area sulla sponda offerta dai compagni. E’ la tattica base dell’accerchiamento blaugrana, si stringono i centrocampisti e gli attaccanti e si aprono i terzini, al fine di trovare sempre un uomo vicino per la triangolazione o la penetrazione vincente in area.
E Dani Alves è il terzino perfetto per affondare e colpire. Una vera e propria freccia in grado di cambiare le partite, anche grazie ad una forza fisica e velocità che lo pongono senza alcun dubbio tra i migliori al mondo nel suo ruolo.
Nato a Juazeiro, nello stato di Bahia, in Brasile, il 6 maggio 1983, Daniel Alves Da Silva è un’occasione ghiotta in chiave mercato. Il suo contratto scade nel giugno 2015, e nel mese di novembre ha dichiarato (come vi abbiamo riportato) ai microfoni di Sport: “C’è una clausola per estendere il contratto per un’altra stagione. Dipenderà da alcuni obiettivi già fissati, ma non so cosa accadrà in futuro. Sicuramente non finirò la carriera al Barcellona, sarebbe ipocrita dire il contrario”.
Fari puntati da tutta Europa, dunque, sul brasiliano, destro di piede: in primis il Paris Saint-Germain e la Juventus. A fronte di un rifiuto al prolungamento dell’accordo, il Barcellona potrebbe pensare ad una sua cessione già la prossima estate, per non perderlo a parametro zero, come accadrà a giugno con il portiere Victor Valdes.
172 centimetri per 64 chili di peso, il suo palmares è invidiabile. 4 campionati spagnoli, 3 Coppe di Spagna, 5 Supercoppe spagnole, vincitore di 2 Coppa Uefa, 2 Champions League, 2 Mondiali per Club, 3 Supercoppe Europee, 1 Copa America, 2 Confederation Cup.
Nel Barcellona dal 2008, conta 282 presenze e 19 reti tra tutte le competizioni disputate con il prestigioso club catalano. E’ stato acquistato dal Siviglia per 32 milioni di euro più bonus, squadra con la quale è arrivato alla ribalta europea in virtù delle due Coppa Uefa conquistate. Anche tra gli andalusi le sue presenze sono state tantissime: 248 condite da 16 segnature, maturate in un periodo che va dal gennaio 2002 al giugno 2008.
L’esordio da professionista risale invece al 2001, con il Bahia contro il Paranà Clube, match in cui fu assoluto protagonista con i due assist andati a segno ed il rigore procurato.
Anche in Nazionale è un punto fermo ormai da qualche stagione. Il suo rivale più duro per il ruolo di terzino destro titolare del Brasile è stato Maicon, ma Dani Alves ha all’attivo 72 presenze e 5 gol e il Mondiale di casa sarà il suo secondo in totale, dopo quello sudafricano. Ha esordito nell’ottobre 2006 contro l’Ecuador.
Un vero e proprio crack, uno dei migliori calciatori al mondo, con un contratto in scadenza nel 2015: cosa chiedere di meglio al mercato?