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DANIEL CALIGIURI, IL RETROGUSTO DEL MADE IN ITALY

08.04.2015 | 09:50

“Sappiamo che l’Inter è una squadra forte. Sarà difficile giocare contro di loro, ma non dimentichiamo che anche noi siamo una buona squadra. Penso che abbiamo la possibilità di vincere questa gara”. Quando Daniel Caligiuri fu intervistato da Inter Channel, alla vigilia della gara d’andata degli ottavi di Europa League, quasi si è sentito in dovere di smorzare un po’ i toni dopo le indiscrezioni di quei giorni. Si parlava di un Wolfsburg euforico, addirittura protagonista di una festa quando dall’urna di Nyon pescò la pallina dei nerazzurri. Episodi che, come il calcio insegna, poi si pagano severamente sul campo. Non in questo caso, con la squadra di Mancini uscita sconfitta senza appello nel doppio confronto con i tedeschi.

Col senno di poi, un party biancoverde del tutto giustificato. E chissà se anche Caligiuri avrà fatto baldoria quel giorno. Lui, nativo di Villingen-Schwenningen ma con passaporto italiano, essendo i suoi genitori di San Nicola dell’Alto, piccolo comune in provincia di Crotone. Magari nella sua famiglia avrà qualche cuginetto tifoso dell’Inter e gli avrà dato qualche forte dispiacere. Anche in prima persona, visto che è stato lui l’autore del momentaneo 0-1 nella partita di ritorno a San Siro, poi vinta 2-1 dopo i gol di Palacio e Bendtner. Un gol frutto della tecnica di De Bruyne ma anche della capacità di inserimento dello stesso laterale tedesco classe 1988, che su quella fascia destra può davvero ricoprire ogni ruolo in entrambe le fasi. Non a caso il tecnico Hecking lo ha spesso utilizzato sia come ala, sia come terzino di spinta, ricavandone ugualmente ottimi risultati. 

La maggior parte della carriera di Caligiuri si è snodata tra le file del Friburgo. Quattro stagioni a buon livello, dal 2009 al 2013, per farlo emergere dal calderone degli “uno tra tanti”, merito anche degli 11 centri in 93 gettoni di presenza complessivi che gli hanno permesso il grande salto quasi due anni fa. Da quell’estate è diventato subito un punto fermo dello scacchiere tattico dei Lupi e ora si appresta a chiudere probabilmente l’annata più intensa e fruttuosa di sempre a livello personale e di squadra. Il countdown per riportare il Wolfsburg direttamente in Champions è partito, a sette gare dalla fine della Bundesliga il margine sul Leverkusen quarto è di nove punti. E non sono mancate soddisfazioni illustri, come il 4-1 rifilato al colosso Bayern nella prima gara del 2015. In campo nazionale ma non solo, perché adesso ai quarti di Europa League ci sarà il Napoli, in crisi in serie A ma a vele spiegate fuori dall’Italia. Caligiuri lo sa, così come tutti i suoi compagni, e chissà che – con un contratto in scadenza a giugno del 2017 – non possa essere l’ennesima occasione utile per spingere qualcuno a un investimento di grande portata…


Foto: Kicker