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DANIEL, UN MALDINI È PER SEMPRE

26.09.2021 | 14:27

Nella giornata di ieri abbiamo con gioia accolto prima l’esordio dal primo minuti in Serie A di Daniel Maldini e poi il suo primo gol, al 3′ della ripresa a La Spezia, uno stadio e una città, che sono destinati ad entrare direttamente nei libri di storia del calcio. E in particolare del Milan.

Daniel Maldini ha scritto la storia con quel suo gol a La Spezia, 13 anni dopo l’ultimo gol di suo padre Paolo, datato 2008, 60 anni dopo l’ultimo del suo nonno, Cesare, scomparso pochi anni fa. Un cognome, una dinastia, legata in maniera inossidabile a due colori, il rosso e il nero.

Solo Milan per Paolo e Daniel per ora. Cesare aveva sposato per un po’ anche altre maglie, iniziando prima nella Triestina, dal 1952 al 1954 e concludendo la sua carriera al Torino, dopo gli anni in rossonero. Ma cambia poco, nel discorso del legame con quei colori e quel cognome, che per tre generazioni, sono associate ad un unico grande club. Forse un caso unico della storia del calcio.

E proprio in quella concezione di Milan, che anche Daniel è cresciuto. I tre, hanno in comune una grande cosa, che hanno cominciato ad affacciarsi alla prima squadra del club, in un momento di poco splendore del Milan. Portandolo, poi, insieme al proprio talento, ai grandi trionfi. Paolo e Cesare, a differenza di 40 anni l’un con l’altro, hanno alzato da capitani anche la Champions League (Coppa Campioni). Nel 1963 Cesare, nel 2003 a Manchester, Paolo, in quella finale contro la Juve. Un trofeo che Daniel sta giocando per la prima volta in carriera, con il ritorno del Milan dopo 8 anni in questa competizione. La speranza, sua e di tutto il mondo milanista, è che anche lui riesca in quello che hanno fatto i suoi predecessori.

Cesare, difensore centrale, ha totalizzato 412 presenze segnando 3 gol con il Milan. Numeri doppiati, dal figlio Paolo, che ha scritto la leggenda del club, come trofei, come presenze, come tutto. Per lui 902 presenze e 22 gol in rossonero. Ed ora tocca a Daniel, che ha già 15 presenze, tutte da subentrato, tranne quella di ieri a La Spezia, dove alla prima da titolare ha timbrato subito il cartellino con il primo gol.

Classe 2001, nato a Milano, l’11 ottobre compirà 20 anni. Suo padre Paolo a 20 anni vinse il suo primo scudetto, il primo dell’era Sacchi, e la Supercoppa Italiana. Cesare vinse qualche anno più tardi. Daniel si è affacciato con gradualità al mondo Milan dal 2019. Ha esordito in prima squadra il 2 febbraio 2020 sostituendo Samu Castillejo durante l’incontro di campionato contro il Verona finito 1-1, poche settimane prima dell’inizio della pandemia del Covid. Il 6 gennaio 2021, nella gara tra Juventus e Milan, vinta dai bianconeri 3-1, subentrando nella ripresa, collezionò la sua sesta presenza in Serie A che concise con la millesima presenza di un Maldini in massima serie con la maglia del Milan. Un record assoluto, un cognome destinato ad essere la storia di questo club. Ora mancano i primi trofei, che papà Paolo, come detto, cominciò a collezionare dai suoi 20 anni, gli stessi che Daniel compirà tra poche settimane.

Dal nonno, al padre al figlio. Perchè un Maldini è per sempre.

Foto: Twitter Milan