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D’Aversa: “Non mi sono pentito di essere tornato, adesso spazio ai giovani”

08.05.2021 | 15:56

Intervenuto in conferenza stampa, l’allenatore del Parma, Roberto D’Aversa, ha parlato della situazione dei suoi oramai retrocessi: “Devo dire che sotto l’aspetto morale il post gara non l’ho vissuto bene, ma credo sia normale perché c’è stato un verdetto di una retrocessione che fatico ancora a nominarla e ad ammetterla. Sentimentalmente, al di là dell’aspetto professionale, la cosa che mi ha fatto star più male è questa. Credevo molto in questo, sapete quanto lavoro si è fatto per tornare in Serie A che è la categoria che ci compete. Poi siamo professionisti, bisogna essere uomini sempre quando va bene e quando va male. Se mi sono pentito di essere tornato? No, come ho detto col senno di poi si possono dire altre cose. Quando ho fatto la scelta ero convinto di poter salvare la squadra, non ci sono riuscito e sono dispiaciuto. Sono molto legato per i trascorsi al Parma, sapete cosa si è fatto. Questo non significa nulla perché nel calcio si ragiona sul presente o sul futuro, non devo sentirmi tutelato per il passato. Il mio ritorno era dovuto al fatto sentimentale, col senno di poi si può ragionare in altri termini”. 

 

Sui giovani: “Io credo che quanto successo tirarlo fuori adesso non porta a nulla. Ci sono tre partite in una settimana, ci sono 23 convocati con tre portieri e ci sarà spazio per molti. Per quanto riguarda l’aver giocato meno, un allenatore non fa scelte in base a simpatie: valuta gli allenamenti e fa scelte. Non vado sui singoli ma mi hai parlato di giovani facendo nomi, rispondo che ha giocato titolare Dierckx, pensi mi stia più simpatico degli altri? Laddove uno mi dimostra che deve giocare gioca. Faccio un appunto su Valenti, che da quando sono arrivato ha giocato titolare. Si è fatto male, è rientrato e ha giocato con lo Spezia, con l’Inter e si è fatto male. Quindi quando si fanno le valutazioni e si parla bisogna conoscerle le situazioni, non è che non giocava perché non lo facevo giocare io. Per le valutazioni del futuro lo farà la società, io ragiono su domani, una partita con l’Atalanta che è una realtà importante del calcio italiano. Lo ha dimostrato sia in Italia che in Europa, gli faccio i complimenti, società e allenatore, che con lavoro e sacrificio e basi si può fare calcio importante anche in provincia, e non solo in realtà più grandi come Milano, Roma e Torino. Gli vanno fatti i complimenti”.

 

Foto: Sito Parma