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DAVID IVAN, IL JOLLY SLOVACCO AL SERVIZIO DELLA SAMP

21.12.2015 | 09:30

“Siamo un gruppo fantastico. Nelle ultime due partite abbiamo fatto vedere lo spirito blucerchiato, la vittoria di oggi è meritata. Gol voluto o casuale? Voluto, eccome: quando Muriel mi ha servito quella palla calibrata, ho visto che Sorrentino stava venendo veloce verso di me, per questo ho deciso di provare a scavalcarlo con un pallonetto. Sognavo di segnare da quando sono arrivato qui: è stupendo farlo sotto la Sud, una gioia indescrivibile. I compagni mi hanno fatto i complimenti, sono contentissimo ma ora devo continuare su questa strada. Ora pensiamo a riposarci, poi si tornerà al lavoro perché c’è un derby da vincere”. Firmato David Ivan, l’autore dello splendido lob che ha sigillato il definitivo 2-0 con il quale la Sampdoria ha superato il Palermo a Marassi, in una delle tre sfide del tardo pomeriggio di domenica valevoli per la diciassettesima giornata del girone d’andata, l’ultima dell’anno solare. Un successo che ha finalmente tolto dall’imbarazzo Vincenzo Montella, che il 15 novembre scorso era subentrato in panchina – tra i comprensibili osanna di un popolo intero – all’esonerato Walter Zenga, ma che alla guida dei genovesi aveva ottenuto soltanto un pareggio (una settimana fa all’Olimpico contro la Lazio), a fronte di ben quattro sconfitte, compresa quella casalinga di giovedì scorso costata l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Milan del grande ex Sinisa Mihajlovic.

 

Una volée di pregevolissima fattura, come può evincere dal virgolettato dell’incipit anche chi non avesse visto le immagini in tv, con le telecamere ad indugiare sull’attesa del gioiellino slovacco in quelle interminabili frazioni di secondo, trascorse dal rimbalzo del pallone alla fine della corsa nei pressi dell’incrocio dei pali. E poco importa, almeno nelle valutazioni di Ivan, che la complicità del portiere rosanero nell’occasione sia stata abbastanza evidente. Come primo gol in Serie A non c’è male davvero, evidentemente il destino ha voluto che il 2015 sul campo si chiudesse nel migliore dei modi per l’ex capitano della Primavera doriana, promosso stabilmente in prima squadra dall’Uomo Ragno in estate e confermatissimo anche dall’Aeroplanino. Con quella di ieri sono 14 le presenze stagionali per il ventenne folletto dell’Est: 12 delle quali in campionato (7 da titolare), una nella già ricordata gara di Tim Cup contro i rossoneri e la rimanente, la prima, nel ritorno dello sciagurato preliminare di Europa League contro il Vojvodina, quando Zenga lo lanciò nella mischia a una decina di minuti dal termine al posto del serbo Nenad Krsticic, per poi riproporlo dal 1’ diciassette giorni più tardi al debutto in A contro il Carpi, bagnato dal nostro personaggio del giorno con una buona performance ma anche con l’espulsione per doppia ammonizione al minuto 81. 

 

David nasce a Bratislava il 26 febbraio del 1995 e si accosta al mondo del calcio sgambettando per lo Slovan Duslo Sala. Nel 2007, all’età di 12 anni, entra nel vivaio del Nitra dove trascorre un quadriennio talmente positivo da attirare le attenzioni degli osservatori blucerchiati, che nell’estate del 2011 lo strappano alla concorrenza dell’Everton e lo portano a Bogliasco. Con gli Allievi Nazionali di Paolo Beruatto vince lo scudetto di categoria, quindi il salto in Primavera con tre anni fruttuosi chiusi con un bottino di 7 reti in 81 partite. Parallelamente, lo specialista percorre tutta la trafila delle rappresentative juniores della Slovacchia, dall’Under 16 all’Under 21 per un totale di 41 apparizioni e una rete all’attivo, messa a segno contro la Repubblica Ceca Under 21 lo scorso 29 aprile. Fisico agile e scattante, 173 cm per 68 kg, Ivan è un jolly della mediana che può disimpegnarsi in tutti i ruoli del centrocampo: può giostrare da regista, essendo munito di piedi educati, ma anche da interno o trequartista. Il tempo gioca tutto a suo favore: affidato alle cure della scuola italiana, per distacco la migliore dal punto di vista tattico, il ragazzo non potrà che migliorare. La Samp ci ha visto giusto, un anno fa di questi tempi lo ha blindato fino al 2019 e adesso si gode i frutti di una felicissima intuizione del settore scouting. Prossimo obiettivo: il derby dell’Epifania dopo la sosta, quando magari David Ivan proverà a regalarsi una nuova ebbrezza sotto porta, in un “Ferraris” a fortissime tinte rossoblu nel giorno più atteso alla luce della Lanterna. 

 

Foto: sport.sk