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Davide Ancelotti: “Essere figlio di un grande allenatore può pesare. A Napoli i maggiori pregiudizi”

27.05.2022 | 11:59

Davide Ancelotti, vice allenatore e collaboratore di Carlo, di cui è figlio, ha parlato della sua carriera e dei pregiudizi avuti per il fatto di avere un cognome pesante e di essere lì solo per il cognome e non per la bravura.

Queste le sue parole: “Sono consapevole che ci siano pregiudizi, e sì, penso sempre di dover dimostrare qualcosa. Dove ho trovato più pregiudizi? L’unica italiana dove ho lavorato: il Napoli. Ma credo sia legato al fatto che in Italia la parentela fa più rumore”. 

Sul suo lavoro: “Ho il compito, con lo staff, di sfidare mio padre continuamente, metterlo in discussione, fargli avere dei dubbi, sempre in maniera costruttiva. Poi in allenamento gli do una grande mano con l’organizzazione. Quando mio padre smetterà. Ha detto che dopo il Real Madrid potrebbe finire. Per ora ce la godiamo”.  

Sulla finale di Champions: “Dire che non siamo favoriti è un azzardo. Abbiamo fiducia e rispetto. Il mio è un giudizio di parte. Ma quello che ha fatto mio padre è quasi impossibile”.

Foto: Twitter Ancelotti