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De Boer: “Grandi individualità nell’Inter. Ora con me diventeranno una squadra”

23.08.2016 | 18:43

Difficile, prendere in mano una squadra a pochi giorni dall’inizio di un campionato. In Serie A, poi, il discorso si complica ulteriormente. Chiedetelo a Frenk De Boer, capirete. La batosta presa dal Chievo ha lasciato una grossa cicatrice in casa Inter, ma c’è tempo: i miglioramenti arriveranno. Intervistato dal quotidiano Algemeen Dagblad, il tecnico dei nerazzurri ha commentato il difficile avvio di stagione rivelando anche i motivi della scelta tanto criticata di  optare per la difesa a 3 all’esordio: “Fisicamente non siamo ancora pronti per concretizzare quello che abbiamo in mente. Per questa ragione ho scelto un sistema di gioco già conosciuto, che ci potesse dare qualche certezza in più . I miei giocatori migliori non hanno giocato nemmeno un’amichevole durante la preparazione e adesso devono tornare in forma in fretta, con il campionato che intanto ha già avuto inizio. Non è certo una situazione normale. Non succede comunque solo a noi, ma a tutte le squadre che hanno in organico calciatori reduci dall’Europeo o dalla Coppa America”.

Serve fiducia “Cosa ho imparato dalla squadra in queste prime due settimane? Che i ragazzi credono in tutto e per tutto nel lavoro che facciamo. Prima erano tante individualità, adesso pian piano inizieranno a giocare da squadra. Perisic out a Verona? E’ un giocatore eccezionale, ma fisicamente non è ancora al meglio. In un’ottica più conservativa, ho deciso di non puntare su di lui per questa partita”.

Foto: Inter Twitter