De La Fuente: l’artefice della rinascita Roja
13.07.2024 | 19:17
C’era una volta la Spagna del ciclo de oro che faceva incetta di trofei con un quadriennio dorato culminato nei due trionfi Europei e nel Mondiale del 2010. Una generazione d’oro quella di Xavi, Iniesta, Busquets, Fabregas, Villa e non solo, una Nazionale che ha modificato il modo di fare calcio in queste grandi manifestazioni continentali. Tuttavia dopo questo periodo incredibile negli ultimi 12 anni le Furie Rosse non hanno dato seguito ai successi precedenti, dovendosi arrendere nei turni precedenti alle finali: non solo i fallimenti nella spedizione Mondiale del 2014 ed Europea del 2016, anche i Mondiali in Russia e Qatar non sono stati certamente indimenticabili. Tant’è vero che la precoce eliminazione nell’ultima rassegna mondiale contro il Marocco è costata la panchina a Luis Enrique, che aveva riportato la Roja in semifinale ad Euro 2020 persa poi contro l’Italia ai rigori. L’8 Dicembre del 2022 viene nominato sulla panchina delle Furie Rosse Luis De La Fuente, che ha riportato la Spagna agli antichi splendori seppur modificando degli aspetti del gioco, che per certi versi sono irreplicabili, e i risultati gli stanno dando sicuramente ragione. Non solo la finale dell’Europeo appena raggiunta, infatti nel giugno dello scorso anno ha condotti i suoi al trionfo in Nations League. Ma ha dell’incredibile il suo lavoro se si analizzano le statistiche: 20 partite, 16 vittorie e solo due sconfitte, di cui una in amichevole, una percentuale di vittorie dell’80%. In questo Europeo, 6 vittorie su 6 partite disputate e un gioco spumeggiante, ma distante dal consueto tiki taka di marchio iberico degli anni d’oro: gioco sempre improntato sul possesso palla, ma alla costante ricerca dello spazio e della verticalità, anche con i movimenti sulla linea del fuorigioco. Il tutto muovendosi molto senza palla e muovendo rapidamente il possesso anche per dare pochi punti di riferimento. La qualità degli interpreti sicuramente aiuta: due funamboli e talenti generazionali come Lamine Yamal e Nico Williams, Dani Olmo e soprattutto Rodri, in questo momento il miglior equilibratore al mondo e non solo. Domani in finale dovranno vedersela con l’Inghilterra di Southgate alla seconda finale consecutiva nella manifestazione, una vittoria per De La Fuente potrebbe rappresentare la chiusura del cerchio.
Foto: instagram Nazionale Spagnola