De Laurentiis: “Bisogna essere competitivi tenendo i conti in ordine, il segreto è fare impresa e non fare presa”
28.05.2023 | 23:49
Aurelio De Laurentiis, ha parlato a Che Tempo Che Fa sulla Rai, soffermandosi su altri temi sul futuro del suo Napoli.
Queste le sue parole: “Spero che il Comune ci dia lo stadio per 99 anni, altrimenti vado a costruirne uno nuovo a Caserta e chissà come sarebbero contenti. Lo farò diventare un museo e lo aprirò anche agli eventi, i matrimoni, le comunioni, i concerti. Ultimamente stanno arrivano allo stadio tanti americani che vedono la città tutta addobbata di azzurro, vorrebbero tutti andare allo stadio ma non c’è posto. È scoppiata una vera e propria Napoli-mania. Una statistica aveva rilevato che ci sono più di 83 milioni di tifosi del Napoli nel mondo, ora dopo lo Scudetto saranno almeno 120 milioni”.
Comprerete un calciatore giapponese? “È quello che stiamo facendo, mentre venivo qua mi ha chiamato un mio amico giapponese dicendomi che mi manderà le bozze del contratto per farmi da scouting in Giappone”.
Lei vuole rivoluzionare il calcio? “No, io vorrei recuperare i giovanissimi che si stanno rincretinendo con lo smartphone e le piattaforme e non hanno la coscienza di seguire il calcio, non hanno la pazienza. E questo si trasforma in una non passione. Vorrei parlare con il ministro dell’istruzione e chiedergli di insegnare il calcio nelle scuole, come materia di studio, in modo da poter diventare allenatori un giorno”.
Come si fa ancora ad essere competitivi? “Bisogna essere competitivi tenendo i conti in ordine, il segreto è fare impresa e non fare presa. Se non investi si accumulano debiti, rossi. Ci sono imprese che dovrebbero fare tabula rasa e ripartire da zero, ma con regole precise. Oggi ci sono ma non valgono per tutti, non ci sono pari forze, è come l’elefante con il topolino. Ci sono dei campionati non equilibrati. I calciatori devono migliorarsi strada facendo come fanno i piloti che dal kart passano poi alla Formula 1. Non si può paragonare una città di 3 milioni di abitanti con una di 30mila, anche gli sponsor sono inferiori”.
Foto: sito Napoli