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De Laurentiis: “Insigne è la bandiera del Napoli. E sul rinnovo di Mertens…”

22.04.2017 | 12:14

De Laurentiis

È il giorno di Lorenzo Insigne. L’attaccante del Napoli, autore di una stagione superlativa, ha rinnovato il proprio contratto con il club partenopeo fino al 2022. Per parlare del prolungamento contrattuale, il presidente Aurelio De Laurentiis è intervenuto in conferenza stampa: “Insigne è la bandiera del Napoli e mi fa molto piacere perché ci vuole il tempo per costruire le cose che durino. Abbiamo aperto un pozzo in un deserto, ho iniziato con un pezzo di carta. Ci si dimentica, una volta arrivati in Serie A, dei tempi bui. Lorenzo ha cervello, viene fuori dal nostro vivaio. Lorenzo è unico, suo fratello lavora bene e gioca in squadra seria: speriamo vada avanti così. Napoli ha vissuto periodi difficili, ma nonostante questo abbiamo avuto successo perché abbiamo lavorato con prudenza, onestà intellettuale e senso di umiltà. Abbiamo costruito con l’aiuto di nessuno, anche in un calcio malato. Scudetto? Prima o poi ce la faremo. Ben vengano i cinesi di Milan e Inter, basta che non rompono le scatole a casa nostra. Mertens? Ha una situazione familiare che tutti conoscete, ne stiamo parlando. Ha segnato così tanto grazie al signore Sarri. Far rimanere le persone mal volentieri non conviene a nessuno, bisogna radicarsi nel territorio: questa città va amata, se la odio devi andartene. Napoli è qualcosa di particolare, non è come stare a Torino o Manchester. Questa città ha una storia coinvolgente, non è mica la solita pappa che abbiamo sentito. Sono storie che s’intrecciano e si sovrappongono. Io ho avuto il privilegio di avere una famiglia che mi ha raccontato Napoli nei fatti. Se andrà via qualcuno ce ne faremo una ragione. Il Napoli è il film che mi è riuscito meglio: mi sono sempre divertito, è una vita lavorativa tutt’altro che piatta. Ben vengano altre difficoltà. E’ stata un’annata fantastica, nessuno in Europa ha quattro giocatori in doppia cifra. Con Milik, l’anno prossimo, forse ne avremo cinque e in più c’è anche Pavoletti: c’è l’imbarazzo della scelta. Ci vorranno degli innesti sulle fasce. Per Sarri esiste solo la perfezione, ma va sperimentata e ci vogliono diversi mesi. Io e Giuntoli non siamo cretini, Maksimovic è fortissimo e Albiol ha un cervello strepitoso: in difesa c’è l’ira di Dio, c’è pure Tonelli che ha anche segnato. Tutti i giocatori sono da Napoli e li vorrei trattenere tutti, ma dipende anche dalla volontà dei calciatori e dai pazzi che sono disposti a pagare le clausole rescissorie: a quel punto, ce ne faremo una ragione”.

Foto: Twitter Napoli