Tra De Laurentiis e Sarri, il patto è impossibile. Servirebbe solo una cosa
09.11.2016 | 00:10
Parlare di un patto tra De Laurentiis e Sarri dopo tutto quello che è accaduto sembra francamente impossibile. Più o meno come se dicessimo che domani o dopodomani a Milano ci saranno 40 gradi all’ombra e si potrà fare un bel bagno. Le motivazioni sono chiare: quando un presidente invade il campo e si permette in modo ufficiale di dare consigli all’allenatore dal punto di vista tattico e della posizione di qualche pezzo da novanta dell’organico, siamo arrivati alla frutta. Anzi, abbiamo già pagato il conto e siamo usciti dal ristorante. Non intendiamo parlare di rispetto, perché ormai molto spesso non esiste, ma più semplicemente di rispetto dei ruoli che non c’è. Se Sarri consigliasse a De Laurentiis i nomi dei protagonisti del prossimo cinepanettone perché quello precedente non gli è piaciuto, siamo sicuri che il presidente-produttore non avrebbe una reazione simpatica. Cosa bisogna fare ora? Basterebbe solo chiarirsi e avere il minimo sindacale per andare avanti. Evidentemente non tocca soltanto a Sarri che avrà commesso errori come tutti gli allenatori al mondo, ma che in un anno e mezzo ha regalato momenti bellissimi. Lasciando perdere tutti gli episodi che hanno caratterizzato gli ultimi mesi: dalla clausola valida anche per l’Italia di Higuain, alla gestione di Gabbiadini, all’infortunio grave che ha coinvolto Milik. Basterebbe solo questo: evitare le uscite pubbliche, così fragorose e parecchio invadenti, per il bene del Napoli. Dopo quello che è accaduto sarebbe il minimo, dipende soprattutto da De Laurentiis.
Foto: sscnapoli.com