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De Laurentiis: “Va distinto il tifo generale dalla minoranza. E se avessi voluto vendere…”

17.08.2018 | 09:33

De Laurentiis

In una lunga intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis fa chiarezza sul suo rapporto con la tifoseria azzurra, in seguito ai dissidi registrati nei giorni scorsi. Queste le sue parole a riguardo: “Ho fatto chiarezza sul fermento. L’errore è di non distinguere il tifo generale da una piccola minoranza delle Curve. In realtà vorrei vedere chi sono coloro che hanno affisso i manifesti in città sin dai primi giorni di ritiro, quando il mercato si era appena aperto. C’è uno scontro frontale tra il club e piccole frange di tifosi di Curve. Ho deciso di vivere nel mondo del calcio, di fare impresa ed è questo il grosso problema che mi divide dalla filosofia di alcune minoranze che ragionano col cuore, questo è apprezzabile e condivisibile, ma non parliamo più di club ma di società per azioni. Il cuore deve convivere al 50% con la ragione. E la ragione è la matematica: la squadra ha fatto 91 punti, il record della storia, non ho venduto nessuno e anzi Koulibaly mi è costato più di un acquisto per tenerlo. E il tergiversare con Sarri mi ha portato che il Chelsea non potrà comprare i nostri calciatori. Questo vuol dire serietà, se avessi voluto guadagnare avrei considerato un’occasione Sarri al Chelsea chiedendo 300mln per Tizio, Caio e Sempronio e avrei comprato dieci giocatori con una manciata di milioni”.

Foto: Napoli twitter