De Rossi: “Futuro? Ho il desiderio di fare un’esperienza all’estero, poi potrei allenare”

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Il capitano della Roma, Daniele De Rossi, ha rilasciato un’ampia intervista al Corriere dello Sport, ecco i passaggi più significativi: “A Roma è difficile vincere perché ci sono società più potenti a livello economico, con più storia alle spalle. La Juve ad esempio in questi anni ha avuto uno strapotere finanziario. Noi gli siamo sempre stati dietro, ma passargli davanti sfiora l'impossibile. Roma piazza difficile? Le radio e i giornali ogni tanto portano a superare i limiti, hanno stravolto quel senso di 'romanismo' che esisteva un tempo. I romanisti prima si difendevano sempre, ora c'è facilità nel dividersi per qualsiasi cosa. Cosa farò da grande? Sarebbe molto bello se io finissi a Roma, ma allo stesso tempo avverto forte il desiderio di vivere un’esperienza altrove. Anche perché sedici anni di Roma sono come trentadue anni da un’altra parte, sono impegnativi, te li senti addosso. Questa pesantezza la senti. Io un’esperienza fuori penso che vorrei viverla, che dovrò viverla. Sinceramente avevo deciso di farla fin dall’anno scorso: c’è stato un periodo lungo in cui non avevo contatti con la società per il rinnovo. A me non andava neanche troppo male: insomma, stavo facendo nella mia testa la mia ultima stagione, stavo giocando alla grande, quindi avrei lasciato un bel ricordo. Andava bene così. Per un certo periodo di tempo era stata questa la mia idea. L'offerta più grossa però era quella di un club italiano e non me la sono sentita di tradire la città e i tifosi. Probabilmente se fosse arrivato un club europeo o americano, oggi non saremmo qui. Per quando smetterò di giocare sono molto combattuto, perché da una parte mi piacerebbe viaggiare e vedere il mondo. Ma negli ultimi anni sto pensando a diventare allenatore, anche perché ho avuto dei tecnici che mi hanno affascinato durante la mia carriera. Mi rendo conto però che è un lavoro difficilissimo, quindi questi dubbi rimangono, ma il concetto di un leader che guida venti giocatori, che lo seguono in maniera assoluta, mi sembra bellissimo. Per un periodo ero allenato contemporaneamente da Spalletti e da Conte, credo che la fortuna di un giovane allenatore la facciano i tecnici che ha avuto quando ha giocato. Penso anche a Rudi Garcia, che aveva dei lati incredibili ai quali mi vorrei ispirare, come Luis Enrique. Con Di Francesco mi trovo benissimo e sono contento che ora venga riconosciuto quello che sta facendo”. Foto: Twitter Roma