De Rossi: “Ho amato questa maglia come quella della Roma. Fa male abbandonare una delle mie due pelli”
Dopo
Buffon e
Barzagli, anche
Daniele De Rossi dice addio alla Nazionale. Il centrocampista azzurro è intervenuto così ai microfoni di
Rai Sport al termine del mach contro la Svezia:
"E’ stato un momento quasi assurdo da associare a una storia di calcio: nello spogliatoio c’era un’atmosfera funebre pur non essendo morto nessuno, ci sono dei percorsi che segnano le nostre vite e le nostre carriere. Sono 17 anni, tra giovanili e prima squadra, che vagabondo per Coverciano e per tutto il mondo con questa maglia, pensare che è l’ultima volta che me la sono tolta è doloroso. E’ una parentesi che finisce per me, sono orgoglioso di questi giovani. E’ un momento nero per il nostro calcio, nerissimo per noi. Per noi che abbiamo fatto parte di questo biennio c’è poco da dire, ci sarà tanto tempo purtroppo per analizzare tutto. Durissimo ripartire da una delusione così cocente. Bisogna ripartire dallo spirito che i miei compagni hanno messo in campo oggi, la voglia di continuare questa avventura in questi 13 anni di mia permanenza in Nazionale. Al di là di tutto quello che è stato sbagliato, non meritavamo di uscire per quello che si è visto in 180 minuti. Complimenti a loro, ma meritavamo qualcosina in più. Ci sono tanti giovani che devono spiccare il volo, bisogna ripartire da loro. Ho amato questa maglia e dico una cosa che per me è difficile dire, come l’altra che indosso (quella della Roma, ndr). Per tutta la vita ho avuto due pelli tatuate addosso e abbandonarne una fa male, sapere che non vedrò più con questa costanza gente con cui ho condiviso tanto e anche con i nuovi, rende questo un giorno triste, non solo per il risultato”. Foto: zimbio