De Zerbi: “Fiorentina? Squadra che non dà riferimenti, noi dobbiamo continuare a crescere. Boateng e Babacar…”
Roberto De Zerbi, tecnico del Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Fiorentina: "Si gioca a tutte le ore e dobbiamo adeguarci, non vuol dire essere sempre d’accordo, ma vuol dire adattarsi ed essere sempre intelligenti per farsi trovare pronti. Cerchiamo di fare quello che volevamo fare col Bologna, con l’Udinese e con il Parma, cercheremo di fare una buona partita ed ottenere una vittoria. Non vinciamo in casa da tanto tempo ma il campionato dice che c’è tanto equilibrio. La Fiorentina è partita con altri traguardi rispetto ai nostri ma nelle ultime 6 gare ha ottenuto 5 pareggi. La Fiorentina è una squadra che cerca di giocare e che non dà punti di riferimento. E’ una squadra più giovane e il problema bisogna ricercalo nell’età dei calciatori, se di età si può parlare. Noi abbiamo giocatori dal grande potenziale e non tutti sono riusciti a esprimerlo al 100%. Io penso a cosa posso fare per migliorare l’intesa dei miei calciatori. Se noi riusciamo a migliorare a quello che c’è da fare potremo prenderci diverse soddisfazioni quest’anno, se questo processo tarderà le soddisfazioni ce le prenderemo l’anno prossimo. Babacar? Penso che sarà della partita, non so se dall’inizio o dopo, ma ci sarà. Babacar ha il potenziale per fare 20 gol in Serie A e vorrei che non li facesse da un’altra parte con un altro allenatore. Sarà fatto di tutto per aiutarlo, poi il primo passo spetta a lui, poi ai compagni. Se tra due anni dovesse fare 20 gol e fare capocannoniere in A non mi sorprenderei. Condizione? Stiamo bene, qualcuno è uscito stanco e non ha ripreso al 100% e qualcun altro è potenzialmente titolare anche domani, calcolando che abbiamo due calciatori che hanno avuto la nascita di due figli nello stesso reparto e questo dimostra la stranezza della squadra e tranne Boateng, Boga, Adjapong e Sernicola sono tutti a disposizione. La Fiorentina cerca sempre di giocare, hanno giocatori che sanno giocare con il pallone, hanno punte esterne che sanno giocare in fascia e hanno un attaccante che è di primissimo livello. Sarà un braccio di ferro a chi gioca di più la palla. Noi partiamo per volerla, per non perderla e per riconquistarla: il fulcro è la palla. Centrocampo a 4? Non lo so. A me piacerebbe giocare con 10 centrocampisti perché se è evoluto sa difendere e sa attaccare, 4 sono anche pochi. Mese di scontri diretti? Se parliamo di classifica sì, quella di Frosinone forse come difficoltà vale più del Torino e della Fiorentina. Noi siamo giovani e - afferma come riporta sassuolonews.net - la partita col Frosinone sarà difficilissima e sarà quella che un tipo di squadra come la nostra soffre maggiormente. Scontri diretti ancora non possiamo dirlo perché Torino e Fiorentina partono da un livello superiore. Noi nelle prime 7 partite siamo andati oltre e si pensa che quelle con Fiorentina e Torino possano essere scontri diretti ma bisogna essere obiettivi ed essere lucidi nelle valutazioni, noi siamo nati quest’anno e stiamo cercando di portare un’idea nuova. Se andate a rivedere le conferenze precedenti avevo detto che ci sarebbe stata una prima fase importante, una seconda fase di stallo e poi dopo basta una scintilla che può essere anche una vittoria che può cambiare tanto". Foto: Sassuolo Twitter