De Zerbi e la lite con Di Bari: tutti i retroscena di casa Foggia
15.08.2016 | 00:53
Un addio che farà discutere, un esonero che brucia. De Zerbi scaricato dal Foggia alla vigilia di Ferragosto. Già, scaricato è la parola giusta. Alla base un violento alterco con il direttore sportivo Di Bari: parole grosse e non solo. Incomprensioni per questioni di mercato, per rinforzi non arrivati, come se il direttore sportivo avesse la bacchetta magica. Parole grosse e non solo, a quel punto la decisione del Foggia di provvedere all’esonero. La stessa situazione che era stata sfiorata durante lo scorso campionato, quando il club pugliese – alla luce degli investimenti e del budget impiegato – pensava giustamente di vincere in carrozza il campionato. Invece finì male, malissimo. Niente primo posto, disfatta nei playoff contro il Pisa. I giocatori salvarono De Zerbi in precedenza quando la società aveva deciso, durante la stagione, di licenziarlo. Ma troppo amaro fu il verdetto, uno schiaffo alle ambizioni e agli investimenti fatti. De Zerbi è già un grande allenatore, ma deve imparare a gestire, a crescere caratterialmente, a interpretare le partite dal punto di vista tattico – come sa fare benissimo – e senza altre chiavi di lettura. Il Foggia aveva puntato su di lui, il riscontro a livello di gioco è stato eccellente. Ma quando la torta è senza panna, e gli atteggiamenti non da tramandare, il bilancio non può essere positivo. E l’epilogo peggio ancora.