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DE ZERBI, NUOVA VITA SHAKHTAR

26.05.2021 | 13:17

Roberto De Zerbi e lo Shakhtar, un epilogo che si annusava già da settimane, finalmente ufficiale nella giornata di ieri.
Il club ucraino può essere la giusta consacrazione per il tecnico bresciano, che dopo tanta gavetta ha meritato un palcoscenico di tale livello.
De Zerbi oggi ha 41 anni, la sua carriera da calciatore è stata più che positiva, con gli inizi nelle giovanili del Milan, i primi passi tra i professionisti con le maglie di Monza, Padova e Como, e le brevi parentesi di Avellino e Lecco.
La svolta arriva col Foggia e grazie al tecnico Pasquale Marino, con lui conquista la promozione in C1 e per le notevoli capacità tecniche e di visione di gioco si guadagna il soprannome di Luce.
Dopo un altro campionato in Puglia, De Zerbi segue Marino prima all’Arezzo e poi al Catania, ottenendo la promozione in A coi siciliani.
Nel giugno del 2006 lo prende il Napoli, trova poco spazio e dopo due stagioni si muove in prestito al Brescia, squadra della sua città, e poi all’Avellino. Chiude la carriera esordendo in Champions League col Cluj e poi con un’annata al Trento in Serie D nel giugno del 2013.

Il 27 novembre del 2012 consegue il patentino di Allenatore UEFA B rilasciato dal Centro Tecnico Federale di Coverciano. Il 18 novembre 2013 firma il suo primo contratto da allenatore con il Darfo Boario con cui retrocede dalla Serie D all’Eccellenza al termine della stagione. Dal 1 luglio 2014 è il tecnico del Foggia, per De Zerbi è un ritorno dopo il trascorso da giocatore dei rossoneri. Al secondo anno termina il girone C della Lega Pro con 65 punti, perdendo la finale dei Playoff contro il Pisa. Vince la Coppa Italia Lega Pro sconfiggendo il Cittadella nell’ultimo atto. Nonostante il rinnovo fino al 2019, nell’agosto del 2016 viene esonerato a causa di divergenze di vedute con la società, nel mese di settembre arriva la risoluzione del suo contratto.
Passano pochi giorni e viene chiamato dal Palermo di Zamparini in Serie A, per rilevare il dimissionario Ballardini. Avventura sfortunata che dura fino alla fine di novembre, chiusa con una sola vittoria, quella con l’Atalanta in trasferta.
Nell’ottobre 2017 diventa il nuovo tecnico del Benevento, rilevando Marco Baroni. Non riuscirà a salvare i sanniti dalla retrocessione, e non proseguirà il percorso in B, prendendo posto sulla panchina del Sassuolo.
Guida i neroverdi per tre stagioni, chiudendo con un undicesimo e due ottavi posti, l’ultimo dei quali col sapore di Europa, con la qualificazione alla Conference League sfumata a causa della differenza reti con la Roma.
Il bresciano ha sottolineato nelle ultime interviste che al Sassuolo “non avrebbe potuto dare di più”, è riuscito davvero ad ottenere il massimo dai giocatori che aveva a disposizione e questa è la soddisfazione più grande che un allenatore può raggiungere. I numeri parlano da soli: 43 vittorie, 36 pareggi e 41 sconfitte con una media punti di 1.38 a partita e di 1.63 reti segnate.
Ora Roberto De Zerbi è volato in Ucraina, una nuova vita per avere la sua chance di stupire anche a livelli più alti. E’ un peccato che un giovane emergente come lui debba andare così lontano per continuare la sua crescita, in Italia nessuno ha avuto il coraggio di affidargli una “big”, ma la certezza è che col lavoro e la passione che mette nel suo lavoro presto potrà tornare e confermare quanto di buono ha fatto vedere in questi anni.

 

Foto: Twitter Shakhtar