Decisivo, come sempre: Griezmann e un futuro tutto da scrivere, tra legami e sirene

Antoine Griezmann decisivo, anche contro l’Arsenal. Sua la rete, sfruttando l’errore marchiano di Koscielny, che ha consentito all'Atletico Madrid di uscire indenne dall’Emirates Stadium malgrado l’inferiorità sofferta praticamente per tutta la partita. Per il capocannoniere di Euro 2016, fresco ventisettenne, quello di stasera è stato il 27° gol stagionale in 45 presenze complessive: 19 centri in Liga, 2 in Champions, 2 in Coppa del Re e 4 in Europa League. E pensare che l’annata era iniziata male dal punto di vista realizzativo, senza dimenticare gli screzi con i tifosi, dovuti anche alla perenne incertezza sul futuro. Antoine sogna un titolo che possa andare a fare il paio con la Supercoppa di Spagna del 2014, l'unico trofeo conquistato dall’attaccante con la maglia dell'Atletico, e in generale in tutta la carriera. Una miseria e la chiave è proprio questa: i dubbi di Griezmann nascono dalla voglia di vincere, più che altro dall’esigenza considerato il suo valore. Anche nelle scorse ore la stampa ha rilanciato la pista Barcellona, ben sapendo che i blaugrana non avrebbero problemi a pagare i 100 milioni della clausola rescissoria, bazzecole ormai per una punta del suo calibro. E non vanno tralasciate nemmeno le sirene inglesi, tutt'altro. I Colchoneros, dal loro canto, sperano sempre di blindarlo. Nei giorni scorsi si è parlato di offerte di rinnovo con ingaggio da 15-20 milioni e conseguente innalzamento, vertiginoso, della clausola. La sensazione è che in estate tutto possa accadere, ma Griezmann, legatissimo all’ambiente Atletico ed a Simeone, vuole lasciare a prescindere un segno concreto nel palmarès, al di là dei 110 gol siglati nelle 205 partite disputate sulle rive del Manzanarre. E la finale di Europa League, dopo le 2 di Champions perse contro i cugini del Real, potrebbe rappresentare l'occasione giusta. Foto: Twitter Atletico Madrid