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Del Piero: “Ora restiamo a casa. La Juve può vincere la Champions, Dybala maturo per essere il capitano”

02.04.2020 | 20:35

Alessandro Del Piero, ex capitano della Juventus e attaccante della Nazionale, ha parlato di diversi argomenti a Sky: “C’è l’obbligo di stare chiusi in casa anche qui negli Stati Uniti, quindi dobbiamo attenerci alle disposizioni. E’ dura, ma è necessario per uscire da questa situazione. L’iniziativa dei campioni del mondo? Stiamo provando a dare un contributo, oltre ai nostri progetti locali, con questa iniziativa Nazionale”.

Il difensore più forte che hai mai affrontato?
“Uno di quelli che ho affrontato e non mi ha fatto segnare (ride, ndr). Ne ho incontrati tanti, anche uno come Baresi… devo dire che Desailly era enorme, non sapevo mai come affrontarlo”.

Il giocatore più forte in questo momento?
“Oltre ai mostri sacri come Neymar, Ronaldo e Messi, a me piace tanto De Bruyne, tanto davvero. Metto loro quattro davanti a tutti”.

Quanto pesa portare la maglia della Juve, in particolare la numero 10?
“Parecchio, amo fare questa riflessione: quando giochi in una piccola squadra contano i gol e quando fai bene, mentre quando giochi in una grandissima squadra come la Juve contano le partite in cui giochi male, le devi ridurre al minimo”.

C’è qualcosa che ti lega a Francesco Totti in particolare?
“Abbiamo sempre riso della ruggine che ci attribuivano, in campo avevamo un bel feeling, era facile trovarsi con un campione del genere”.

Dybala può essere il futuro capitano della Juventus?
“Credo abbia già indossato la fascia, quindi evidentemente è all’altezza. Lo conosco a livello personale e penso che sia molto maturato, anche la gestione di quello che è successo in estate e la reazione messa in campo è emblematica circa la sua personalità. È un giocatore completo anche sotto quell’aspetto”.

Capitolo ripresa: perché non allungare la stagione fino a dicembre e fare le cose con calma?
“La priorità deve essere la salute, questa deve essere la prima considerazione. Ripartire con il calcio però può essere molto importante, per la gioia che ti dà. È un discorso delicato, io sono favorevole a ripartire il prima possibile anche a porte chiuse, con la salute salvaguardata”.

Cosa significa per te la Juventus?
“Non so cosa altro dire, è la squadra per cui ho tifato da bambino, ho amato per tutta la vita e vinto tutto quello che potevo vincere, scendendo anche in Serie B, fino allo Scudetto del mio ultimo anno in Italia. Quello che è successo in quella stagione è unico, è un amore che non finisce mai. Non è facile da descrivere, per niente”.

La Juventus può vincere la Champions quest’anno?
“Se ricomincerà, la Juve ha tutte le possibilità di vincere la Champions League. Ci sono 7-8 squadre che sono, in modo diverso, al suo livello. Si tratta davvero di piccoli dettagli ad un certo punto”.

In quale squadre inglese avresti voluto giocare?
“Londra è molto interessante, avrebbe pesato. Ho vissuto l’epoca del Manchester United però, in quel momento era la grande squadra inglese. L’Arsenal? Aveva ed ha grande fascino”.

E se avessi giocato a basket, in NBA?
“Quella dei Lakers, ovviamente”.

Foto: Marca