DEST ALLA DANI ALVES CON CLAUSOLA MONSTRE
Da quando il Barcellona ha lasciato partire, per Torino, Dani Alves, il ruolo di laterale destro è diventato una maledizione per la squadra catalana. Dall’addio del brasiliano, sono tanti i nomi che si sono avvicendati in una delle posizioni più delicate: Douglas, Aleix Vidal, Nelson Semedo, Sergi Roberto (in grado di fare un sacrificio enorme nel tentativo di adattarsi a una posizione mai stata sua). Loro sono solo alcuni dei nomi che hanno ricoperto la fascia destra negli ultimi anni. Questa estate però in Catalogna, presi da un movimento di ringiovanimento della rosa, hanno fatto una scommessa, e il 6-1 tennistico con il quale ieri sera la squadra di Koeman ha sbancato San Sebastien, sembra aver portato alla ribalta il nuovo nome della fascia blaugrana. Si tratta di
Sergiño Dest, 20 anni, nato ad Almere, Olanda, ma con cittadinanza statunitense. Muove i primi passi nella squadra della sua città, l’Almere, ma ben presto viene inserito nelle giovanili dell’Ajax, dove anche qui brucia le tappe. A soli 19 anni, non solo inizia a incamerare minuti importanti con la prima squadra, ma riesce a guadagnarsi il posto da titolare diventando uno dei più talentuosi, un grosso punto di riferimento per una squadra sì giovane, ma che arrivava dal grande percorso in Champions di due stagioni prima. Formato nella sempre prolifica cantera dell’Ajax, ha iniziato a farsi notare specialmente per le scorribande offensive, per la capacità di sovrapposizione, per la presenza e la qualità con cui dava manforte alla fase d’attacco dei Lancieri. Le cavalcate sono il suo forte: è un purosangue nato e cresciuto per questo, per correre e servire. E finora gli avversari non hanno trovato il modo di rallentare la sua corsa. Se offensivamente viene considerato tra i migliori prospetti futuri, il suo punto debole, rimane l’aspetto difensivo: in alcuni momenti ha peccato d’incertezza, spesso d’ingenuità: ma è anche l’età, giovanissima, a donargli certi sbandamenti. Il salto nel grande calcio arriva nell'estate del 2020, quando Ronald
Koeman intravede in lui le stimmate del campione, di colui che finalmente potesse raccogliere l'eredità di Dani Alves, e spinge la dirigenza del
Barcellona a staccare un assegno di 21 milioni (e 5 di bonus) nelle casse dei lanceri, per garantirsi le sue prestazioni. Se il prezzo di acquisto non dovesse risultare particolarmente esorbitante, stiamo parlando comunque di un 20enne, è la clausola inserita dal club catalano il vero "coup de théâtre" che rende l'idea di quanto il club catalano creda nelle qualità dell'americano: 400 milioni. Come a voler dire "Incedibile".
Foto: sito Barcellona