DEULOFEU VESTITO DI NUOVO
08.02.2021 | 12:00
Gerard Deulofeu nasce a Riudarenes il 13 marzo del 1994, è un attaccante spagnolo in forza all’Udinese.
I suoi inizi avvengono nelle giovanili del Barcellona, dove milita dal 2003 al 2011, passa poi alla formazione B dei blaugrana, debuttando nell’annata 2010-11. Ad aprile di quella stagione arriva anche l’esordio in prima squadra in Liga e in inverno la prima in Champions League, rilevando David Villa e Rafinha nelle due occasioni.
Nel luglio 2013 si sposta in Premier League, in prestito all’Everton, registra 25 presenze e 3 reti con la maglia dei Toffees e a fine anno torna in Catalogna. L’anno seguente riparte, sempre in prestito, al Siviglia, i suoi numeri non sono eccellenti ma con gli Andalusi mette in bacheca una Europa League.
Nel giugno del 2015 l’Everton lo prende a titolo definitivo pagando 6 milioni di euro, ma dopo una prima discreta stagione si ritrova ai margini della squadra di Liverpool: l’unico modo per giocare e crescere è quello di muoversi ancora. Lo fa andando al Milan nel gennaio 2017, prestito secco fino a giugno, coi rossoneri mette a segno 4 reti in 17 presenze.
Il Barcellona a questo punto esercita il “diritto di recompra” per 12 milioni di euro e riporta Deulofeu in Spagna, ma c’è troppa concorrenza in un club così forte e nella sessione di mercato di gennaio torna in Inghilterra, stavolta al Watford. Il prestito oneroso diviene acquisto a titolo definitivo in estate, la cifra pattuita è di 13 milioni di euro più 4 di bonus.
Nello scorso mese di ottobre l’Udinese punta su di lui, la prima rete in bianconero arriva in Coppa Italia contro il Vicenza, ieri contro il Verona ha chiuso la gara sul 2-0 mettendo la prima firma in Serie A coi friulani.
Deulofeu è un attaccante esterno sinistro, ama rientrare sul destro e tirare o servire assist ai suoi compagni, può adattarsi anche alla fascia opposta splendidamente e la sua tecnica e l’ottimo dribbling lo rendono una grande insidia per i difensori avversari.
A Udine i suoi inizi sono stati complicati, ma Gotti ha avuto pazienza e nelle ultime uscite sta avendo ragione. Il tecnico bianconero ieri ha risposto così alla domanda “Perché Deulofeu non gioca in una grande squadra?”:
“Non è vecchio, è relativamente giovane. Ha un passato in Premier League, in un club di fascia media: non so cosa sia successo in quella fase, ma io posso parlare di un professionista esemplare. Bisogna un po’ frenarlo, perché tende ad esagerare sui carichi di lavoro, in una fase in cui più che sulla quantità dovrebbe puntare sulla qualità. Mi sembra che abbia la voglia di non accontentarsi, di superare il proprio livello. È venuto a Udine non per tornare Deulofeu, ma per essere un Deulofeu migliore. E questo non è male”.
A proposito della voglia di non accontentarsi: con la partenza di Lasagna (direzione Verona), un Okaka appena rientrato da problemi fisici, Pussetto out per il resto della stagione e il nuovo arrivato Llorente che è un veterano, lo spagnolo ha tutte le carte in regola per prendersi l’attacco dell’Udinese.
Foto: Twitter Udinese