Dezi e il gioco delle due carte: Bari merita sincerità e considerazione
Prigioniero del suo agente
Caliandro (lo stesso delle acrobazie e delle vicissitudini di
Miccoli),
Jacopo Dezi ha dovuto aspettare fino al 23 luglio per conoscere la sua destinazione. Ovvero il
Parma che ha offerto prima 1,2 più bonus al
Napoli, poi ha messo sul piatto i due milioni che servivano. Il Napoli non poteva dire no, a undici mesi dalla scadenza del contratto è stato un affare. Il Napoli ha fatto di tutto per rispettare la parola data un mese fa al
Bari: c'erano i bolli pronti, con la formula del prestito oneroso. Soltanto una proposta choc avrebbe cambiato la situazione. Il Bari si sentiva forte della promessa di Dezi che il diretto interessato dovrebbe conoscere: ovvero che in caso di B avrebbe scelto il ritorno in Puglia. Avrebbe potuto dire "non vi prometto nulla, non dipende da me". E' stato prigioniero del suo agente fino a un mese dalla fine del mercato, eppure si tratta di uno dei centrocampisti più interessanti, ha perso una parte della preparazione, separato in casa. E lo dicono i fatti. Ma Dezi con il Bari avrebbe potuto essere più sincero perché si tratta di una grande piazza e perché in generale bisognerebbe essere sinceri. Senza fare promesse per poi dimenticarle e giocare con le due carte.