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Di Biagio: “Io traghettatore? Chiamatemi come volete, penso a lavorare. Serve il giusto mix. Buffon e Chiellini ci saranno, Balotelli…”

26.02.2018 | 12:43

Luigi Di Biagio, nuovo commissario tecnico della Nazionale azzurra, ha parlato in conferenza stampa da Coverciano nel giorno in cui prende il via lo stage in vista delle due amichevoli contro Inghilterra e Argentina in programma a marzo. Queste le sue dichiarazioni: “Io traghettatore? Penso a fare bene, ho tanta voglia e quello che leggo mi interessa poco. Voglio fare qualcosa di buono per questa squadra e per questi ragazzi. A oggi sono l’allenatore della Nazionale A, chiamatemi come volete. I senatori? Ho avuto qualche confronto con i più anziani, visto anche che avevo capito che qualcuno volesse smettere. Ho parlato con Buffon per capire se volesse continuare. Per me non è giusto che la sua ultima gara sia quella contro la Svezia, poi gli ho proposto di tornare per una, due o tre partite. Probabilmente Gigi a marzo ci sarà. Per gli altri giocatori, senza andare nel dettaglio, ho parlato con molti. Barzagli e De Rossi non ci saranno, Chiellini sì. Vogliamo rilanciare la squadra con entusiasmo. Balotelli? Lo seguo costantemente. Al momento delle convocazioni valuteremo se portarlo o no. Per adesso non abbiamo preso nessuna decisione. Il calcio italiano? Siamo in difficoltà e non c’è molta scelta. Dobbiamo però ricreare il giusto entusiasmo dopo la delusione Mondiale. L’Under 21? Ho avuto tanti giocatori che a marzo verranno convocati per le amichevoli, gli altri lo conosco comunque bene. Non dobbiamo pensare troppo ad allenatore e presidente federale, serve il rilancio di questa squadra. Poi spero di mettere in difficoltà i vertici per la nomina del nuovo ct. Chiesa? Potrebbe far parte della nostra Nazionale, ma pensiamo anche all’Under 21. Dobbiamo capire qual è il percorso migliore per questi ragazzi. Non dobbiamo convocare calciatori che possano essere soltanto il ventottesimo. Federico è un’ottima risorsa per l’Italia. Per ripartire cosa serve? Il giusto mix tra vecchi e giovani. Ci vuole coraggio per puntare sui ragazzi ma siamo pronti. In 8 anni abbiamo stravolto le giovanili e dobbiamo cercare di creare una giusta mentalità. Si deve giocare nello stesso modo sia contro una Nazionale forte come l’Argentina che contro selezioni più deboli. Le squadre B? Dobbiamo trovare una soluzione per avvicinare la Primavera alla Prima squadra. Se ne parla da tanto, ma ci dobbiamo ancora lavorare”.

Foto: Figc.it