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Di Francesco: “Cagliari squadra temibile, ma dobbiamo vincere. Su Kolarov, Schick e Dzeko…”

15.12.2017 | 15:36

Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa presentando la gara di domani con il Cagliari di Diego Lopez: “Il Cagliari? Le ultime gare le hanno interpretate molto bene. Hanno una propria identità e davanti sono molto pericolosi. È una squadra temibile, ma noi dobbiamo giocare per vincere. Domani giocheremo con la maglia celebrativa di Telethon, siamo orgogliosi perché è il quinto anno consecutivo. Le occasioni sprecate ultimamente? È un aspetto che si allena sul campo, ma anche mentalmente. In settimana ci siamo allenati molto su questo, siamo stati poco cinici e ora dobbiamo rispondere subito sul campo. Il rapporto tra Schick e Dzeko? Parlano la stessa lingua, a me fa comodo. Scherzi a parte, mi fa piacere che i nuovi si stiano adattando, ambientando. In futuro sarà possibile vedere Schick con Dzeko, ma non parliamo di coppia perché la Roma gioca con un tridente. E Schick può giocare da centravanti o da esterno. Schick è un giocatore che deve migliorare la sua condizione fisica e pure quella tecnico-tattica. È un ragazzo intelligente e lavora bene, ha grandi mezzi e grandi margini di miglioramento. Rispetto agli altri è indietro, ma questo non vuol dire che non possa giocare dall’inizio. Tommasi presidente? Sono d’accordo, ha tanti contenuti da poter esporre al calcio. È equilibrato e ha intelligenza, è un ex calciatore ma è nato per fare il dirigente, il presidente. Ne sarei davvero felice. Nainggolan diffidato? Se dovessi pensare alla formazione in base alla Juve farei un grande errore. Nainggolan potrebbe esserci dal primo minuto, io penso a queste cose ma non per il discorso del cartellino giallo ma semplicemente per una questione fisica. Mercato? Io devo pensare solo al campo. Uno guarda le qualità dei giocatori che affronta, ma per me è prematuro parlarne. Ora per me c’è solo il Cagliari. Intanto cerchiamo di arrivare bene sia di testa che di classifica al 6 gennaio, poi vedremo anche chi è scontento o ha giocato poco. Oggi comunque sono sereno. Il mio nome è stato accostato a squadre europee? Non c’è il rischio che mi possa distrarre. Io non ho ancora fatto niente in carriera, chi si accontenta alla fine cade. Non penso alle voci, anche se è normale che facendo questo lavoro ci siano. Io sono concentrato sulla Roma e sono contentissimo di allenare questo club. La squadra a che punto è? I margini di crescita ci sono, intanto sono felice dei pochi gol subiti. Ora dobbiamo crescere nei gol fatti e per farlo abbiamo bisogno del contributo anche di altri giocatori come per esempio Under. Tutto si può allenare, compreso l’aspetto psicologico. Kolarov? Lo faremo riposare. Emerson Palmieri è migliorato tantissimo. Gli manca ancora un po’, ma è normale dopo un infortunio del genere. Credo sia arrivato il suo momento, non credo sabato ma molto probabilmente partirà contro il Torino. Arrivare in fondo in tutte le competizioni? Voglio che sia così. L’obiettivo è sempre quello della vittoria a prescindere da chi gioca. Io pretendo sempre che la mia squadra interpreti bene ogni gara senza guardare chi gioca. Dobbiamo ambire ad andare avanti in tutte le competizioni”.

Foto: Roma Twitter