Di Francesco: “Sarà un’impresa difficilissima, ma possiamo fare un miracolo. All’andata abbiamo fermato Messi e domani…”

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara di Champions League, valida per il ritorno dei quarti di finale, contro il Barcellona di Ernesto Valverde. Queste le sue dichiarazioni: "Ogni volta è una responsabilità, dobbiamo giocare sempre al meglio. Dobbiamo rispondere al 4-1 subito all'andata. La gente deve essere la nostra arma in più, ma dobbiamo essere noi a trascinarli. Il mio pensiero è stato rispetto all'ultimo allenamento prima dei viola, dove abbiamo provato a sviluppare le soluzioni offensive. In allenamento se non hai cattiveria, lo riporti anche in partita. I ragazzi, a partire dal Barcellona ma anche contro la Fiorentina, sono mancati nel cinismo, che non si compra al supermercato, ma non nell'atteggiamento di squadra. Non concretizzare è un difetto. Ce lo portiamo avanti fin dall'inizio dell'anno. Non è vero però che non si allenano nel giusto modo. Dobbiamo credere in qualcosa di importante e affrontarla con grande amore e passione. Giocheranno i migliori per confermare che possiamo fare anche un miracolo. Siamo sotto di tre gol e sarà un'impresa difficilissima, ma abbiamo il dovere di provarci, poi penseremo al derby. È normale che sia difficile, ma dobbiamo crederci perché in Champions in casa siamo sempre stati squadra e il Barcellona fuori casa hanno un altro rendimento. All'andata abbiamo fermato Messi e dobbiamo provare a farlo anche domani, provando a togliergli la possibilità di determinare. Under, Perotti e Schick? Potrebbe essere la giornata giusta per Schick, perché ha il senso del gol e potrebbe essere anche lui della partita. Poi vediamo le risposte di Under nella rifinitura, oggi valuteremo definitivamente le condizioni. Sarà comunque tra i convocati. Perotti invece sarà out e speriamo di recuperarlo per il derby. Nainggolan top player? Domani deve dimostrarci che può esserlo, ha qualità impressionanti. Magari non è riuscito a mostrarle con continuitàm ma queste sono occasioni in cui deve trascinare i compagni. Potrebbe giocare in tutti i top club in Europa. La qualità nelle squadre sta nello sbagliare meno degli altri e loro ce l'hanno. In tante situazioni li abbiamo portati all'errore ed è stato un merito, poi c'è il demerito della mancanza di concretezza. La preparazione della gara viene basata sui nostri errori, dobbiamo abbassare al massimo il coefficiente di errore. Prima di tutto non dobbiamo prendere gol, poi magari ci sarà qualche decisione in nostro favore anziché contraria. Ultimamente non accade ma qualcosa in più deve accadere per sognare il colpaccio. Dobbiamo crederci all'interno del gruppo. Per me basta fargli vedere la partita in casa contro il Chelsea. Serve quella convinzione. L'atteggiamento va bene quello dell'andata, ma dobbiamo fare di più in concretezza. Non hanno mai perso e quindi magari, per la legge dei grandi numeri, può incappare in una sconfitta. Il Barcellona non nasce oggi, nasce negli anni, con una mentalità che parte dalle giovanili. È la mentalità la vera forza del Barça". Foto: Roma Twitter