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Di Francesco: “Fare gol il prima possibile, possiamo ripetere il miracolo. Su Salah e Dzeko…”

01.05.2018 | 15:19

Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, ha parlato alla vigilia della semifinale di ritorno contro il Liverpool. Ecco le sue dichiarazioni riportate interamente dal sito ufficiale del club giallorosso:

Che differenza ci sarà rispetto alla sfida della rimonta contro il Barcellona?

“Affronteremo squadre totalmente differenti come impostazione tattica, come mentalità. Molto meno portata al palleggio, ma capace di andare in verticale. Cambia quindi tantissimo. Dal punto di vista motivazionale, invece, non cambia niente, abbiamo il desiderio della rimonta, di mettere in campo tutto quello che abbiamo e fare qualcosa di grande”.

Ha già fatto le sue scelte per quanto riguarda la formazione?

“Per me nulla è scontato, farò oggi le valutazioni sulle formazioni. Alcuni giocatori, purtroppo; mancheranno sicuramente e avrò meno pedine a disposizione. Sarà una partita molto importante nell’approccio della fase difensiva e offensiva. Dobbiamo fare tre gol e in questo aspetto andranno unite entrambe le cose: partiamo da una grande fare difensiva, dove l’attenzione e l’applicazione saranno importanti per dare meno profondità agli avversari. Se vuoi fare gol non puoi stare solo nella tua area. Il rischio di dare contropiede agli avversari ci sta e noi dobbiamo metterlo in conto. Strootman? Difficilmente sarà della partita, vedremo oggi”.

Ha visto la partita di ritorno che ha fatto il City contro il Liverpool?

“Il City contro aveva fatto benissimo all’inizio, ha rischiato più volte il secondo gol. Il Liverpool è pericolosissimo e quando concedi qualcosina ti fa male. Noi veniamo a giocare una semifinale di Champions League davanti a 70 mila persone. Vi aspettate una squadra arrendevole? No: ci sarà una squadra combattiva, che darà tutto quello che ha. La partita potrà finire con qualsiasi risultato, ma a me interessa l’entusiasmo e il desiderio di andare oltre l’ostacolo: questo è quello che dobbiamo fare domani”.

Pensa che l’assenza dell’allenatore in seconda di Klopp possa influire sulla loro partita?

“Io credo che sono cose interne che non mi riguardano, non posso preparare la partita pensando al fatto che non ci sarà il vice di Klopp. Ci sarà una squadra forte e determinata davanti a noi, che ha storia in Europa, non credo che la mancanza di un componente dello staff possa fare la differenza”.

Come si ferma il Liverpool?

“Farei un copia incolla della prestazione mentale e fisica contro il Barcellona. Contro il Liverpool servirà la qualità nella tecnica, a livello fisico, nell’atteggiamento, nel fare il gol il prima possibile per essere trascinati dal nostro pubblico trascinante”.

Cosa pensa degli scontri dei vostri ultrà all’andata?

“I cattivi ci sono in tutte le tifoserie e fanno quello che non andrebbe fatto. Ho già detto che sono vicino a Sean Cox e alla sua famiglia e che sono contro ogni violenza. Vi assicuro che a Roma ci sono tifosi veri, appassionati, che non amano la violenza. In ogni parte del mondo, purtroppo, ci sono persone che rovinano serate belle come quella dell’andata. Mi auguro che sia una gioia e un divertimento venire allo stadio domani, questo è il mio appello”.

Come giudica il vostro cammino in Champions finora?

“Abbiamo fatto una grande cosa finora, ma io sono uno che non si accontenta mai. Dovremmo ambire e cercare di fare il nostro meglio per andare a Kiev, questa deve essere la nostra ambizione e la nostra forza. Preparo la partita cercando di trattarla come le altre. Quello che trasmette un allenatore ai giocatori è fondamentale e deve entrare nella testa dei calciatori. Ci sono riuscito, sono contento, ma manca ancora qualcosina. Da oggi cercherò di caricare ancora di più questi ragazzi per renderli consapevoli del fatto che possiamo fare una volta ancora qualcosa di grande.

Ci saranno sorprese in fase difensiva domani?

“Salah ha determinato tanto nella gara di andata, ma non possiamo orientare tutta la squadra verso lui. Ci sono dei meccanismi sui quali dobbiamo lavorare molto meglio. L’attenzione e l’applicazione servono per individuare la capacità di Salah di andare in verticale e essere più bravi a leggere certe situazioni, non possiamo mettere tre uomini su lui. Dobbiamo pensare di fare qualcosa di grande per recuperare i tre gol”.

La sconfitta la porterà a cambiare tattica, a costo di snaturare un po’ il suo stile di gioco?

“Le sconfitte fanno parte di un percorso, siamo in semifinale di Champions e questo per chi la fa la prima volta è un bel traguardo. Però la mia idea di calcio non cambia. All’andata ci è mancata l’attenzione costante durante la gara. I ragazzi certo che l’hanno preparata bene, ma durante la partita si rischia di andare nel pallone e perdere tutte le cose preparate prima della gara. Noi dopo i primi 25 minuti nella parte centrale della partita siamo stati in balia del Liverpool. Questo ci servirà da lezione nella gara di ritorno sperando di recuperare il blackout troppo lungo avuto a Liverpool”.

Forse in mezzo al campo all’andata vi è mancata un po’ di qualità contro le tattiche di Klopp?

“Se giochi per fare gol devi essere bravo a leggere le situazioni di pericolo. Se perdi palla costantemente, vai sempre in difficoltà: devi essere bravo a sbagliare il meno possibile. Dobbiamo sfruttare al meglio i loro errori e noi sbagliare meno. Dobbiamo mantenere la filosofia senza perdere la lucidità”.

L’effetto Olimpico sarà decisivo domani?

“Abbiamo concesso poco agli avversari in casa nel nostro cammino in Championns. La gara sofferta di più è stata la prima contro l’Atletico Madrid. Agli avversari abbiamo concesso pochissimo e siamo stati cinici quando dovevamo far male. Speriamo di fare lo stesso cammino domani. Ripetersi non sarà facile, ma dobbiamo crederci con tutta questa passione che c’è intorno a noi. Il desiderio di fare un altro miracolo deve spingerci tutti a fare qualcosa in più che magari è mancata nella partita di andata”.

La finale dell’84 l’avete usata come motivazione extra per caricare i ragazzi?

“È passato troppo tempo da quella finale. Sta più nel cuore di tanti giallorossi e io, essendo stato qui anni fa, so cosa vuol dire per una certa generazione. Era però un altro calcio, un’altra epoca, qualcosa di totalmente differente. Questi ragazzi non possono pensare solo al 1984, le motivazioni sono altre: è una semifinale di Champions, dobbiamo far crescere in questo ambiente il grande senso di appartenenza in tutti quelli che lavorano per questo Club.”

Dzeko come ci arriva domani?

“I calciatori avranno un ruolo determinante e lo avrà ancora di più lui: è uno dei più rappresentativi e mi auguro che come Salah è stato protagonista all’andata, stavolta possa segnare lui questa nostra grande rimonta al ritorno. È giusto che un calciatore con sue qualità e potenzialità si prenda queste responsabilità, come spero che lo faccia anche Radja”.

Foto: Roma Twitter