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Di Francesco: “In campo senza timore, Sarri uno dei migliori. Balotelli? Lo allenerei e a Sassuolo…”

02.03.2018 | 15:37

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del big match contro il Napoli di Maurizio Sarri. A seguire le sue dichiarazioni: “L’andata? Siamo troppi distanti da quella gara, ma l’atteggiamento deve essere quello. Deve cambiare la capacità di restare in partita fino alla fine, il Napoli è in grande condizione sia psicologica che fisica e non possiamo fare sbagli. Nainggolan e Pellegrini sono rientrati entrambi in gruppo. Radja deve smaltire il problema al dente e valuterò domani, per Pellegrini non ci sono problemi. Le sfide col Napoli ai tempi del Sassuolo? Cambia la squadra, ma non deve cambiare l’atteggiamento. Non dovremo avere timore del Napoli. Dal mio punto di vista abbiamo le potenzialità per fare bene a Napoli nonostante la classifica dica il contrario. Se andrò a votare? Io andrò sicuramente a votare, non è giusto non andare anche se per qualcuno sarà oggettivamente complicato. Se tutti insieme vogliamo cambiare qualcosa è doveroso andare a votare. El Shaarawy e Defrel? Potrebbero essere presi entrambi in considerazione per la gara, ancora non ho deciso. Defrel comunque ha avuto un piccolo problemino. Io e Sarri contro in Serie C? Sarri ha iniziato prima di me e ora è diventato uno dei migliori in circolazione. È passato da un 4-4-2 e ora è arrivato al 4-3-3. Ha una squadra nata per giocare con quello schema e lui è stato bravissimo a dargli motivazioni e fargli capire le due fasi. Balotelli? Certo che lo allenerei. Alcuni anni fa lo volevo al Sassuolo con me. È un giocatore stimolante e grandissimi mezzi, al di là del carattere particolare. La corsa Champions? Al di là dell’avversario noi abbiamo bisogno di punti per la Champions. Dobbiamo comunque migliorare negli scontri diretti e domani ci proveremo. Il regista? Nella gestione della palla De Rossi ha più esperienza. Gonalons invece ha più fisicità. Entrambi possono interpretare questo sistema di gioco, pur con caratteristiche diverse. Al di là del sistema di gioco la cosa fondamentale è restare corti e compatti come squadra. Quando ci allunghiamo iniziano ad arrivare i problemi. Strootman a San Siro ha fatto benissimo quel ruolo perché aiutato dagli altri. Faccio questi discorsi per spiegare che il concetto fondamentale è l’essere squadra anche per il sistema di gioco”.

Foto: Roma Twitter