Di Francesco: “Squadra in crescita. Pochi punti? Ci sarà tempo per rifarci”
Intervistato da
Sky Sport,
Eusebio Di Francesco, tecnico della
Roma, ha parlato della vittoria per 4-1 contro la
Sampdoria: Siete cambiati in campionato. Qual è stata la motivazione chiave?
"Sui calci piazzati avevamo preparato qualcosa, Juan Jesus va dove nessuno va sulla palla. In certi casi non bisogna pensare, bisogna solo andare. La squadra sta crescendo, alla fine facciamo sempre gli stessi discorsi, se non c'è l'aspetto mentale non si può fare nulla. Cerco di non mettere tutti i giovani, per una questione di equilibrio. Stiamo ritrovando dei giocatori come Cristante. Ci siamo persi un po' di risultati per strada, meritavamo qualcosa di più. Ma se abbiamo 19 punti meritiamo questi, ci sarà tempo per rifarci". Sui gol di
El Sharaawy e
Schick:
"C'è un tempo per tutto, deve lavorare di più. Lo ha detto anche lui, si vede che gli manca qualcosina. Questo gol gli dà sicurezza, sono felicissimo per lui. Lo stavamo aspettando. Non solo il pubblico, anche il mister. Avrà tante alte occasioni". Sull'interpretazione della partita:
"Questa squadra ha assimilato determinati movimenti. I ragazzi hanno fatto bene anche nelle scelte, contro una squadra che è molto aggressiva ed è brava a portarti in una zona di campo. Noi li abbiamo fatti muovere bene, penso che questo ha fatto la differenza". Cosa ha detto a
Defrel?
"Non si doveva permettere, io l'ho fatto diventare centravanti (ride, ndr). Ha fatto veramente un gran gol, con un controllo di grande qualità. Lui è un ottimo calciatore, ci sono posti e ambienti dove uno può assimilare meglio. Non era centravanti, lo è diventato con il lavoro. Sono contento per lui perché abbiamo vinto 4-1". È questo il ruolo di Schick?
"Lui è molto bravo nel centro-destra perché è mancino, ma come vedete è bravo ad attaccare la porta. Per me può far tutto: quando uno ha determinate qualità può giocare ovunque". El Shaarawy può fare qualcosa di più?
"Al di là dei gol, dà una grande continuità anche in fase difensiva. Lui è uno dei migliori interpreti, tatticamente è quello più disciplinato. C'è sempre qualche motivo sulle mie scelte, oggi si è visto". Prima era al telefono. Con chi parlava?
"Parlavo con mio fratello. Mio figlio deve battere la Lazio? Quello deve farlo, in primis per lui". Foto: Twitter Roma