DI GAUDIO, ARMA IN PIU’ DI UN CARPI CHE VOLA

Probabilmente non esiste nessun altro giocatore al mondo che, attraverso il suo cognome, rappresenterebbe meglio di lui lo stato d'animo attuale della squadra in cui gioca. "Gaudium", termine latino che vuol dire "gioia intensa"; Antonio Di Gaudio, che al Carpi di gioia ne sta portando davvero tanta, è in questo senso un predestinato. Anche ieri sera, nella delicatissima quanto prestigiosa e cruciale gara interna contro il Bologna, ha ancora una volta fatto esultare i propri tifosi, che dal sognare a occhi aperti sono passati al toccare con mano uno scenario impronosticabile a inizio stagione. Un secco 3-0 nel derby, per portarsi a +12 proprio sui rossoblu e blindare di fatto la prima piazza in cadetteria. Un successo messo in cassaforte a inizio ripresa grazie al raddoppio proprio del centrocampista biancorosso. E che raddoppio: scambio sulla sinistra con Letizia e tiro a giro con il destro che si spegne nell'angolino alla sinistra dell'incolpevole Da Costa. Tripudio assoluto, perla di inestimabile valore: è il settimo gol per lui in campionato, ulteriore conferma del fatto che, nel Carpi dei sogni di questa stagione, è la vera arma in più a disposizione del tecnico Castori.



Di Gaudio nasce a Palermo il 16 agosto del 1989 e resta nelle giovanili dei rosanero fino al 2007, quando la Virtus Castelfranco decide di dargli la possibilità di tuffarsi nel mondo del calcio da titolare inamovibile. In tre anni dà il meglio di sé, siglando 21 reti in 95 presenze e sfoderando una tecnica meritevole di palcoscenici ben più probanti. Nessuno poteva immaginare che, nell'estate del 2010, il suo passaggio al Carpi (all'epoca militante in Lega Pro seconda divisione) potesse culminare con una risalita verso il Paradiso così rapida ed efficace. Già, perché nella scorsa stagione Di Gaudio è stato tra gli artefici dell'ottimo campionato biancorosso in B, preludio alla cavalcata trionfale di questi mesi. In soli cinque anni il sogno più grande sta per avverarsi: quanti di voi ci avrebbero scommesso?

Da un mese a questa parte, ormai, il nome del Carpi è legato indissolubilmente a quello di Claudio Lotito, dopo quella fatidica telefonata in cui il presidente della Lazio e consigliere federale non si augurava la promozione in A di squadre dal poco esteso bacino d'utenza. E chissà che, dal momento in cui tutto il mondo del calcio ha letto e commentato queste parole, non sia stato proprio questo uno stimolo in più per rispondere sul campo di meritarsi l'ambito traguardo. Probabilmente sì, considerato l'ottimo ruolino di marcia nelle ultime gare. Un andamento veloce racchiuso soprattutto nelle ultime tre vittorie consecutive, due delle quali contro dirette concorrenti per la massima serie come Vicenza e Bologna. Un cambio di marcia scandito anche dai gol di Antonio Di Gaudio: se il Carpi ormai ne fa una questione meramente aritmetica, il merito è anche delle sue prodezze.




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