Di Natale: “Rifiutai la Juventus per rimanere a Udine. Spalletti? Sapevo avrebbe vinto lo scudetto, è l’uomo giusto per la Nazionale”
Antonio Di Natale, ex attaccante dell'
Udinese e della
Nazionale italiana, ha rilasciato un'intervista al quotidiano
Tuttosport. Ecco le sue parole su diversi temi:
Sull'Udinese: "Sono sempre stato molto legato ai tifosi e alla città. A Udine si vive bene, lì sono cresciuto come uomo e come calciatore, ed è lì che ho costruito la mia famiglia. In quegli anni poi la squadra era molto forte, ogni stagione lottavamo per un posto in Europa. La famiglia Pozzo mi ha sempre trattato come un figlio. Quando ci fu la possibilità di andare alla Juve, la volontà mia e della società fu quella di continuare insieme. E così abbiamo fatto". Sul Napoli e Su Spalletti: "
Giocare a Napoli non è facile, specie se sei napoletano: soffri di più quando le cose non vanno. È una maglia pesante da indossare per chi è nato e cresciuto lì. Ho preferito esserne tifoso. Spalletti? Sapevo che avrebbe vinto il campionato. È un grande allenatore, ha occhi ovunque, sta 24 ore sul campo per curare ogni singolo particolare. Vederlo vincere a Napoli per me è stato speciale. Merito suo, dello staff e della società: tutti insieme hanno fatto un lavoro eccezionale. Lui è la scelta giusta per la Nazionale. Ha la capacità di entrare nella testa dei giocatori e di tenere sempre alta la tensione nello spogliatoio. La sua forza è proprio questa: con lui i giocatori sono sempre sul pezzo. Dopo le esperienze in Italia e in Europa, credo che questo fosse il momento giusto per allenare la Nazionale. Con un po’ di pazienza, se lo lasceranno lavorare tranquillo, farà bene. Ne sono certo". Sul futuro: "
Vorrei continuare a lavorare come dirigente. Ho provato a fare l’allenatore ma ho capito che non faceva per me. Troppi pensieri, non riuscivo a godermi la famiglia. Al Donatello mi trovo benissimo, spero che negli anni continueremo a scovare talenti che possano fare la differenza in Serie A". Foto: twitter-carrarese