DIEGO COSTA, “LA BURREGA” NEL BRANCO DEI LUPI

Il Wolverhampton ha ufficializzato l'ingaggio dell'attaccante, Diego Costa, che quindi si rimette in gioco, tornando , a 34 anni, in Premier, a dare una mano ai Wolves. Presentazione suggestiva, quella del club, che ha pubblicato un video con l'attaccante brasiliano che porta in catene 3 lupi, ovviamente il simbolo del club. Brasiliano di nascita, naturalizzato spagnolo, Diego Costa si rimette in gioco dopo le ultime stagioni non esaltanti. Nel corso della sua carriera con i club ha vinto un campionato spagnolo, una Coppa del Re, tre Supercoppe UEFA e una UEFA Europa League con l'Atlético Madrid, due campionati inglesi e una Coppa di Lega con il Chelsea, un campionato brasiliano e una Coppa del Brasile con l'Atlético Mineiro. Dopo aver collezionato due presenze con la nazionale brasiliana, nel 2014 ha scelto di rappresentare la nazionale spagnola, con cui ha partecipato a due edizioni del Mondiale (2014 e 2018)m totalizzando 24 presenze e segnando 10 gol con le Furie Rosse. E' stato uno degli emblemi del cholismo, di Simeone e dell'Atletico, con cui ha anche sfiorato la vittoria di una Champions League, quella del 2014, persa in finale col Real, quando al 90' l'Atletico vinceva 1-0. La sua grinta, cattiveria agonistica, rudezza, lo hanno reso l'attaccante simbolo dei colchoneros per anni, una squadra che si identificava proprio con la personalità del suo allenatore e lo spirito battagliero della compagine. Diego Costa è nato a Lagarto il 7 ottobre del 1988. Fisicamente uno dei centravanti più forti degli ultimi anni, alla quale ha abbinato una tecnica di base molto importante, nonostante non fosse il suo cavallo di battaglia, utilizzando la forza fisica come punto di forza. Ha iniziato la sua carriera nelle giovanili del club Barcellona Esportivo Capela, una piccola squadra brasiliana del quartiere di San Paolo. Nel 2006 Diego Costa firma il suo primo contratto da professionista, acquistato dallo Sporting Braga, in Portogallo, ma viene immediatamente girato in prestito al Penafiel, in Seconda Divisione,  dove realizza cinque reti in 13 presenze. Torna al Braga nel gennaio 2007, dove totalizza 7 presenze.  Le prestazioni di Diego Costa non passano inosservate e l’Atletico Madrid decide di acquistarlo per poi girarlo in prestito a Celta Vigo, Albacete in Seconda Divisione Spagnola e poi al Real Valladolid. Costa segna 24 gol in 3 stagioni, una media di 8 gol per le tre squadre con cui ha militato. Nell’estate del 2010 l’Atletico Madrid decide di tenerlo in prima squadra, capendo che il giocatore è pronto per poter ritagliarsi uno spazio con i grandi. Nello stesso agosto conquista il primo trofeo, vincendo la Supercoppa europea contro l’Inter, fresca vincitrice del Triplete, con Costa che però non entrerà in campo. Dal 2010 al 2012 resta all'Atletico, dove gioca a sprazzi e riesce comunque a mettere a segno 8 gol. Dopo un grave infortunio al ginocchio, nel gennaio del 2012 passa al Rayo Vallecano in prestito, dove gioca 6 mesi e realizza 10 reti in 16 presenze, dimostrando di avere superato i problemi fisici. Simeone decide di puntare nuovamente su Diego Costa che gioca due stagioni di livello assoluto, dal 2012 al 2014, con i quali giocherà e perderà la finale di Champions League nel 2014 contro il Real ma vincendo la Liga. Totalizza 37 gol in 66 presenze, prima del passaggio al Chelsea, nell'estate 2014. I blues, lo annunciano il 1° luglio 2014, dopo aver pagato l'intera clausola rescissoria di 40 milioni all'Atletico. A Londra resta per 4 anni, dove non mancheranno i gol ma anche le schermaglie con i vari allenatori, dai vari Mourinho a Conte, ma vincerà comunque due Premier League, nel 2014-15 e nel 2016-17 e nel 2014 il premio di miglior giocatore sudamericano della Premier. Il Chelsea raggiunge inoltre la finale di FA Cup, dove viene però sconfitto dall'Arsenal (1-2); in questo match, Diego Costa segna la rete del momentaneo 1-1. Lo spagnolo chiude la stagione con 22 gol, affermandosi nuovamente come capocannoniere della squadra. La finale di Wembley rappresenta anche l'ultima partita con la maglia del club inglese per l'attaccante iberico, che viene messo fuori rosa dal tecnico Conte all'inizio della stagione 2017-2018. L'addio è inevitabile e Costa lascia i blues con 59 gol a referto in 120 partite, quasi un gol ogni due partite, un'ottima media per l'attaccante. In vista dei Mondiali 2018, cerca un club che possa farlo giocare con continuità e così, torna a casa, all'Atletico Madrid, dove resta per altri 3 anni, fino al 2021. l 1º gennaio 2018 firma per i colchoneros che lo acquistano per 60 milioni di euro. Due giorni dopo torna al gol con il club iberico nella vittoriosa trasferta contro il Lleida Esportiu (4-0), valida per l'andata degli ottavi di finale di Coppa del Re. Il 3 maggio decide con un gol la semifinale di ritorno di Europa League giocata in casa contro l'Arsenal (1-0). Il 16 dello stesso mese, i biancorossi si aggiudicano il trofeo battendo i francesi del Marsiglia nella finale di Lione (3-0). Si tratta del primo successo per Costa in questa competizione (il terzo per la compagine di Madrid). Il 15 agosto 2018 realizza il gol più veloce nella storia della Supercoppa UEFA, nonché una doppietta nel 4-2 finale che dà la vittoria del trofeo ai Colchoneros contro il Real.  Il 17 giugno 2020, in occasione della vittoria esterna per 0-5 contro l'Osasuna, Diego Costa gioca la sua partita numero 200 con la maglia dell'Atlético. Complice l'arrivo di Luis Suarez, Diego Costa non trova molto spazio nella stagione 2020-2021, e perciò il 1 gennaio 2021 dopo tre anni di militanza nella squadra, risolve il suo contratto con l'Atlético, perdendosi il trionfo in Liga dei colchoneros, in un anno tribolato anche dal Covid. Dall'agosto al dicembre 2021 gioca per l'Atletico Mineiro, dove totalizza 19 presenze, segnando 5 gol, e vincendo il campionato brasiliano e la Coppa del Brasile. Il 16 gennaio 2022 rescinde il proprio contratto con il club. Accostato spesso a squadre italiane, sia nella sessione scorsa di mercato, a gennaio, che in quella appena conclusa, Diego Costa riparte ora dal Wolverhampton. Riparte da un branco di lupi affamati, lui, che della fame di vittorie, e di ferocia agonistica, ne ha fatto un grido di battaglia in carriera. La “Burrega”, che più o meno significa “capretto testardo che vuole combattere”, nel branco dei lupi. Stride un po', la cosa, ma Diego Costa ha dimostrato che in quanto a ferocia, non è secondo a nessuno. Foto: sito Wolverhampton