Difesa da urlo, porta blindata anche nella quattro giorni di Roma: ecco tutti i numeri del Milan-show di Gattuso

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Lo scorso 3 dicembre aveva iniziato nel modo peggiore, regalando il primo storico punto al Benevento e prendendo gol all’ultimo respiro addirittura dal portiere, Brignoli. Le sconfitte contro Rijeka, Verona e Atalanta, arrivate a stretto giro di posta, avevano ulteriormente complicato il quadro. E avrebbero steso chiunque, a maggior ragione chi - prima ancora di iniziare a lavorare - era stato travolto, senza un perché, dalle critiche dei prevenuti. Malgrado con Montella si fosse toccato il fondo. Tre mesi dopo il mondo è totalmente diverso: Rino Gattuso è il Milan, siamo alla quasi totale immedesimazione, ricordando che in estate, pur di riabbracciare i colori rossoneri, il tecnico calabrese aveva accettato la guida della Primavera, tutto pur di tornare a Milanello, casa sua. E in questa sede ripercorriamo il cammino di Ringhio, per far parlare i numeri. In campionato sono arrivati 24 punti in dodici gare (sette vittorie, tre pareggi e i due ko già ricordati), alla media esatta di 2 a partita, l’Aeroplanino viaggiava a 1,42. In Europa League, chiuso in testa il girone grazie alla precedente gestione, sono arrivati - dopo il ko contro i croati - i due successi con il Ludogorets nei sedicesimi di finale. Mentre in Coppa Italia il Diavolo ha eliminato prima il Verona agli ottavi, poi l’Inter ai quarti e adesso la Lazio, raggiungendo la finale senza mai subire reti nella Coppa nazionale. In totale, nelle 19 gare gattusiane sono 26 i gol segnati, 14 quelli subiti, 8 di questi però nelle prime sei sfide. Dopodiché, a partire dal derby di Coppa griffato Cutrone, il Milan di Ringhio non si è fermato più: la striscia di risultati utili consecutivi è arrivata 13, 9 vittorie e 4 pareggi, appena 4 le reti incassate. Andiamo oltre, nelle ultime 6 sfide altrettanti clean sheet per i meneghini, 10 in totale. Porta inviolata, difesa totalmente blindata: una delle chiavi più importanti dell’ascesa di Rino. I due centrali Bonucci e Romagnoli, supportati splendidamente dai terzini Calabria e Rodriguez, hanno reso la rete rossonera una fortezza inespugnabile. Un dato su tutti: in tre giorni, 210 minuti disputati all’Olimpico contro Roma e Lazio, zero gol al passivo. In Serie A, in questo 2018, i rossoneri hanno lasciato soltanto 2 punti su 23, a Udine. Stasera l’ultima perla, l’accesso alla finale di Tim Cup da contendere alla Juventus, come due anni fa. I numeri non mentono mai. E quelli del Milan di Gattuso fanno paura, con la rincorsa Champions che prosegue. Vista derby. Jody Colletti Foto: Twitter Milan