Dino Baggio si scusa: “Volevo dire antidoping. Ma sono troppi quelli scomparsi, la mia paura resta”

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L'ex calciatore Dino Baggio chiarisce dopo le parole che ha precedentemente rilasciato sul doping, dichiarazioni forti che hanno fatto molto discutere. Centrocampista della Juventus dal 1992 al 1994, Dino Baggio ha avuto Vialli come compagno di squadra. Di seguito la rettifica dell'ex mediano a La Gazzetta dello Sport: "Colpa mia. Chiedo scusa a tutti. Io volevo dire ‘antidoping’, e non ‘doping’. Infatti ho aggiunto che robe strane non ne abbiamo mai prese, perché non si poteva: c’erano i controlli. Mica si scherzava. È un errore che nasce dalla consuetudine. Noi calciatori, quando andavamo a fare il test nella stanza a fianco dello spogliatoio, dicevamo: ‘Anche stavolta mi tocca il doping...’. E così questo modo di dire me lo sono portato dietro. Il mio ragionamento è figlio del dolore che mi porto dentro per la scomparsa di Vialli, che ho sempre considerato un amico e che tanto mi ha aiutato, di Mihajlovic e di altri ragazzi che, come me, hanno giocato a pallone negli anni Novanta. Sono tanti, troppi, quelli che se ne sono andati. Credo sia necessario investigare sulle sostanze farmacologiche prese in quei periodi. Magari non c’entrano nulla, magari si scopre qualcosa. D’altronde non se ne poteva fare a meno: giocavamo 60-70 partite all’anno, tra campionato, coppe varie e Nazionale. Ritmi altissimi, impegni ravvicinati che non consentivano al corpo un normale ritorno alla regolarità. Aiutarsi con gli integratori era naturale e necessario. Ora, però, vorrei sapere se questi integratori, alla lunga, possono creare danni. Noi ne assumevano una notevole quantità tutti i giorni. Sono preoccupato, lo ammetto. Tanti morti, persone ancora giovani, non sono normali. Un’indagine seria andrebbe condotta". Foto: sito ufficiale FIGC