DIOGO COSTA, IL PORTIERE DEL FUTURO E IL PARA-RIGORI DEL PORTO
Si è dovuto arrendere solo al tap-in nel finale di
Lukaku, ma la parata effettuata a fine primo tempo è da vedere e rivedere. Un riflesso super che ha permesso al suo
Porto di mantenere la porta inviolata per 85 minuti e di mantenere aperto il discorso qualificazione contro l'
Inter in Portogallo nonostante l'1-0 di ieri.
Diogo Costa ha dimostrato a San Siro, ancora una volta, di essere uno dei portieri più forti in circolazione. La clamorosa uscita a vuoto nel quarto di finale dei
Mondiali contro il
Marocco, che è costata cara al
Portogallo, resta l'unico neo della carriera del classe 1999. Diogo Costa è nato in Svizzera, a Rothrist, ma ha trascorso l’infanzia a Oporto. È un prodotto del settore giovanile del Porto che lo ha scoperto quando all'età di 11 anni faceva parlare già di sé nel
Complexo Desportivo Povoa de Lanhoso. Con i
Dragoes ha vinto la UEFA Youth League nel 2019, due campionati, due Coppe di Portogallo e una Supercoppa nonostante la giovane età, arrivando a conquistare a suon di parate la titolarità in Nazionale. In Qatar, a 23 anni, è stato il più giovane portiere titolare tra le squadre qualificate (davanti a
Unai Simon, 25 anni, e Andre
Onana, 26 anni). Al Porto indossa la maglia numero 99, il suo anno di nascita ma anche il numero che è stato per anni della leggenda
Vítor Baía, a cui viene spesso paragonato. Alto un metro e 92, è dotato anche di un'ottima tecnica che spesso mette a servizio per la costruzione dal basso della squadra di
Coinçecao. La sua fama però è quella di para-rigori. Se il Porto è arrivato agli ottavi, grande merito è proprio di Diogo Costa,
il primo a parare tre rigori in una sola stagione nella storia della Champions League. In realtà sarebbero quattro, perché il classe 1999 ha parato due volte il rigore calciato da
Noa Lang nella sfida contro il
Club Brugge: il primo è stato fatto ribattere dall'arbitro, ma il risultato finale è stato lo stesso. Nelle due sfide contro il
Bayer Leverkusen si è superato invece sui rigori calciati da Kerem
Demirbay e Patrik
Schick. La speranza per i tifosi dell'Inter è che la qualificazione contro il Porta non venga decisa ai calci di rigore. Foto: Instagram Diogo Costa