PERSONALITÀ E ACCELERAZIONI: DIOGO DALOT, L’ENFANT PRODIGE CHE HA STREGATO MOU
05.06.2018 | 10:50
Si chiama José Diogo Dalot Teixeira, ma è noto semplicemente come Diogo Dalot. È un esterno del Porto classe ’99 che nelle ultime settimane ha attirato l’attenzione dei principali tabloid britannici, ma non solo. Su di lui, infatti, ha messo gli occhi un certo José Mourinho, pronto a sborsare i 20 milioni della clausola rescissoria per strappare il giovane lusitano alla folta concorrenza. Dalle parti della città di Oporto, Dalot non è visto solo come un semplice talento, ma come un vero e proprio predestinato. Diciannove anni d’età, un’ottima struttura fisica ed una base tecnica di primissimo livello: caratteristiche che all’Estadio do Dragão hanno colpito tutti, dal tecnico Sergio Conceiçao fino ai giocatori più esperti come Casillas e Brahimi. Nel suo futuro, salvo sorprese, ci sarà il Manchester United, che nei prossimi giorni aspetta il laterale portoghese per le visite mediche di rito e la firma sul contratto.
Diogo Dalot è nato il 18 marzo 1999 in un paesino della provincia di Braga e inizia a giocare a calcio in una squadra locale chiamata O’ Fintas. Già nei primi anni di carriera, la sua famiglia viene contattata da diverse società professionistiche, tutte interessate ad accaparrarsi il giovane talento. Tra queste c’era anche il Benfica, che parla direttamente con il padre, fa sostenere un provino al ragazzo, ma non riuscirà a tesserarlo. Il motivo? L’inserimento del Porto, che ha messo sul piatto un’offerta più vantaggiosa al padre, che quindi spedisce il gioiellino all’Academy dei Dragões. Arrivato al Porto nel 2008, all’età di 9 anni, Dalot mette subito in mostra tutto il suo incredibile potenziale. Dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile del Porto, viene mandato in prestito al Dragon Force (2011-2013, club affiliato del Porto) e poi al Padroense nel 2014/15. Nel frattempo l’enfant prodige scala gerarchie anche nelle nelle selezioni della Nazionale, dall’Under 15 fino all’Under 21. Nella stagione appena conclusa ha disputato 20 presenze con la formazione B del Porto, ma da gennaio è stato stabilmente aggregato alla prima squadra allenata da Conceiçao, che lo ha fatto esordire in campionato e in Champions League, nel ritorno degli ottavi contro il Liverpool.
Diogo Dalot è il classico terzino di spinta portoghese, ma è abile anche in fase difensiva. E’ molto dotato nel cross e nell’accelerazione palla al piede, che gli consente di lasciare sul posto i suoi avversari. La struttura fisica imponente gli permette di essere molto efficace anche nel gioco aereo e nei contrasti di gioco. Ciò che colpisce di lui è la grande maturità e la leadership con cui affronta le partite e i momenti difficili durante il match. Ha anche grande personalità e ottime doti balistiche. Dal punto di vista tattico può ricoprire il ruolo di terzino destro, ma è molto bravo anche come esterno di centrocampo, su entrambe le fasce. La sua duttilità, dunque, non lo rendono un profilo valido all’interno di uno schieramento che prevede la difesa a 4, ma risulta utile in diverse zone del campo e in tutte le fasi di gioco. Dopo aver brillato con la maglia del Porto, per il classe ’99 all’orizzonte c’è la grande sfida chiamata Manchester United, con José Mourinho – suo connazionale – rimasto letteralmente stregato dalle prestazioni di Diogo Dalot. La Premier League si appresta ad abbracciare il gioiellino lusitano con l’identikit del predestinato.
Foto: express.co.uk