Giornata importante, quella di ieri, per il Genoa in chiave mercato. La società di Preziosi ha ufficializzato due affari definiti da tempo, l'acquisizione di Leonardo Pavoletti a titolo definitivo dal Sassuolo (un passaggio obbligato dopo il fantastico finale di stagione del centravanti ex Varese) e quella a parametro zero di Goran Pandev, rientrato in quella che è sempre stata la sua patria calcistica dopo la non esaltante esperienza al Galatasaray. Due colpi intelligenti, senza dimenticare le precedenti operazioni - sempre a parametro - che avevano portato sotto la luce rossoblu della lanterna Gakpé e Lazovic, prelevati rispettivamente da Nantes e Stella Rossa in primavera. Il tutto a fronte delle cessioni eccellenti di Bertolacci e Iago Falque: 16,5 milioni cash che la Roma si è impegnata a versare, con il nazionale azzurro poi volato al Milan dopo il riscatto della seconda metà del cartellino da parte del club di Pallotta.
Ma ieri il Grifone ha sostanzialmente chiuso un altro acquisto, perfezionando ulteriormente la trattativa già imbastita per Diogo Figueiras, duttile laterale portoghese impiegabile su entrambe le fasce. Il ds del Siviglia, Monchi, ha preannunciato le imminenti visite mediche, specificando però che il sodalizio andaluso crede ancora fortemente nel giocatore, motivo per il quale l'operazione sarà conclusa a titolo temporaneo.
Diogo José Rosário Gomes Figueiras nasce a Castanheira do Ribatejo l’1 luglio del 1991 e, dopo aver mosso i primi passi nel Vilafranquense, si forma calcisticamente nel settore giovanile del Benfica, senza però riuscire ad assurgere mai all’olimpo della prima squadra. Le Aquile di Lisbona lo girano in prestito in terza serie, alla Pinhalnovense, e nel 2011 lo lasciano andare definitivamente: il nostro personaggio del giorno firma un triennale con il Paços de Ferreira, che gli dà l’opportunità di misurarsi finalmente in Primeira Liga: 21 presenze in due campionati (con la storica qualificazione ai preliminari di Champions nel 2012-13), intramezzate dalle 9 totalizzate tra i cadetti della Moreirense. Dopodiché gli scout del Sanchez Pizjuan gli mettono gli occhi addosso e nell'estate del 2013 lo portano a casa per un milione e mezzo di euro.
A Siviglia, nell’arco di un biennio, Diogo scende in campo in 72 occasioni (tra Liga, Europa League e Coppa del Re), 57 delle quali da titolare. Non poche: superficiale la valutazione di chi lo ha bollato come comprimario in seno alla squadra capace di trionfare per due volte di fila nella seconda competizione continentale per club. A referto 3 gol, 9 assist, 20 ammonizioni e 2 espulsioni.
Venendo adesso alle caratteristiche tecniche, Figueiras ha la tipica struttura del fluidificante vecchio stampo: 171 cm per 72 kg, un fisico brevilineo che gli consente di essere rapido e preciso nei movimenti, ottima corsa e grinta da vendere. Unai Emery lo ha impiegato per lo più da terzino destro della sua difesa a quattro, ma la versatilità cui abbiamo già fatto riferimento ha consentito al tecnico - vanamente accostato a società italiane nelle ultimi sessioni estive - di schierarlo anche sulla sinistra o, alla bisogna, come esterno di centrocampo.
Insomma, il 24enne lusitano è il tipo di elemento che tutti gli allenatori vorrebbero avere alle proprie dipendenze: dove lo metti sta, un vestito buono per ogni circostanza. Alla luce del credo tattico di Gian Piero Gasperini, al Genoa gli verrà verosimilmente chiesto di coprire tutta la fascia. Impegnativo fare le due fasi con la medesima efficacia, ma Diogo Figueiras ha i mezzi per non deludere le aspettative.
Foto: Twitter ufficiale Siviglia