Djuric si presenta al Verona: “Felice di essere approdato in una società organizzata”

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Milan Djuric si è presentato quest'oggi al Verona, dopo aver lasciato la Salernitana. Una trattativa che vi abbiamo raccontato passo dopo passo.  Queste le parole dell'attaccante in conferenza stampa: "Il mio contratto con la Salernitana era finito, quando il direttore l'ha saputo si è subito messo in moto e abbiamo risolto la questione contrattuale velocemente". Tu e Cioffi avete avuto modo di parlare di quell'incredibile Salernitana-Udinese? "Sì, ci siamo detti due battute simpatiche su quella partita. Mi ha detto che ci è andata bene. L'Udinese ha fatto la sua partita, noi eravamo in difficoltà psicologica. Ma quello che contava era raggiungere l'obiettivo, e l'abbiamo fatto". Hai firmato un contratto di tre anni col Verona. "Son sicuro di approdare in una società organizzata, formata da professionisti in campo e fuori. L'impressione è stata subito positiva: mi aspetto di dare una mano affinché le cose vadano positivamente". Definirti centravanti boa però è riduttivo, hai ottima proprietà di palleggio. "L'esperienza sicuramente aiuta. La mole fisica per certi versi ti aiuta e per altri ti penalizza. Facevo più fatica all'inizio, poi giocando tante partite si migliora. Gli allenamenti sono per me una sfida quotidiana, cercherò di migliorare anche in futuro". C'è un compagno che ti ha impressionato particolarmente? "Ho giocato più o meno contro tutti. Veloso dal punto di vista umano e tecnico ha grandi doti, ha un piede fantastico e penso possa essere di grande aiuto a tutta la squadra, in campo e fuori. Abbiamo subito instaurato un bel rapporto". Perché hai scelto l'Hellas? "Il direttore mi ha spiegato il progetto e aveva molta voglia di portarmi qui. Quando si avverte questa fiducia si è già a buon punto. È andato tutto velocemente, ho accettato senza problemi e con soddisfazione". Come vedevi l'Hellas da avversario? "Come una squadra difficile da affrontare, molto compatta, formata da giocatori che avevano grande coesione. Ci sono giocatori che possono risolvere la partita con una giocata, ma la coesione del gruppo è l'elemento che mi aveva maggiormente impressionato Qual è il tuo obiettivo principale? "L'obiettivo è inserirmi il più velocemente possibile dentro la squadra e assimilare tutti i concetti del mister. E poi dare un contributo affinché si migliori la stagione precedente". Il Verona è uno step in avanti nella tua carriera? "Per me è una grande opportunità. Arrivo in una società organizzata, con un bellissimo centro sportivo e bellissimi tifosi. Cercherò di rendere al massimo, per quanto il mister me lo concederà". Che spazio pensi di ritagliarti? "Lo spazio uno se lo ritaglia in allenamento, e il mister fa le sue scelte. Io ho caratteristiche precise, se il mister riterrà opportuno che io parta dall'inizio o subentri per me non c'è alcun problema. L'importante per me è riuscire a dare il mio contributo". Preferisci l'assist o il gol? "Il gol è una bellissima soddisfazione, ma non disdegno nemmeno l'assist. L'importante è dare una mano e risultare decisivo per la partita". In cosa puoi crescere ancora col Verona? "Sotto tutti gli aspetti. Ho sempre creduto nel lavoro quotidiano, non si smette mai di imparare. Sono aperto a tutto". Come ti senti fisicamente? "Le gambe risultano pesanti: ora c'è da faticare e soffrire, poi godremo dei frutti di questo lavoro a inizio stagione. La mia stazza mi penalizzerà all'inizio, ma io non mi tirerò di certo indietro". Foto: twitter Verona