Dodo: “Sono felice, l’esperienza alla Fiorentina sarà importante per crescere. Tanti brasiliani sono esplosi in Italia”

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Conferenza stampa di presentazione in casa Fiorentina dell'esterno brasiliano Dodo. Queste le sue parole: "E' un momento molto felice della mia carriera, la Fiorentina mi può aprire molte porte e sono convinto di poter mostrare il mio miglior calcio". Sulla Conference League: "È un obiettivo di tutta la squadra qualificarsi, io ho giocato in Champions ed Europa League. Credo sia molto importante per la Fiorentina raggiungere questo livello, qualificandosi per la Conference e lottando poi per la Champions". Sui mesi in Ucraina: "Sono tornato in Brasile, ho fatto allenamenti specifici e ho cercato di mantenere il ritmo. Non è la stessa cosa di lavorare con la squadra, però non sapendo quali potessero essere le mie successive opportunità, ho lavorato per mantenere il ritmo. Non sono ancora al 100%, ma spero di esserlo già dalla prossima settimana. La Fiorentina ha fatto uno sforzo per prendermi nonostante la situazione che ho vissuto negli ultimi mesi in Ucraina, quindi ritengo sia stata la migliore scelta per me e per la mia famiglia". Su De Zerbi: "Sì ho parlato con De Zerbi e mi ha detto che la Fiorentina è molto forte e l'allenatore preparato. Anche se ho lavorato solo sette mesi con De Zerbi, il suo supporto è stato importante e vedo delle somiglianze col gioco con Italiano che mi sta aiutando e dando fiducia". Cosa si aspetta dalla Serie A e in cosa deve migliorare dal punto di vista difensivo? "Mi ero già adattato in parte, perché ho giocato in precedenza contro squadre come Inter e Atalanta il cui stile di gioco è molto intenso. Quindi già sapevo che in Italia è molto importante la marcatura. Quando abbiamo giocato contro il Real, ho parlato con Roberto Carlos che mi ha dato questo tipo di consigli: l'esperienza alla Fiorentina sarà molto importante per la mia carriera". Sulla prima giornata di campionato: "Ho voglia di scendere in campo, so che lo stadio sarà praticamente pieno e ci troveremo di fronte a una tifoseria molto appassionata. Indipendentemente che si giochi in casa o in trasferta, spero di mostrare il meglio del mio calcio". Sugli idoli: "In Italia sono esplosi tanti brasiliani, ovvio che ho seguito Cafù, che è il calciatore a cui mi sono sempre ispirato, o a Dani Alves, che in Italia ha giocato solo un anno. Spero che anche io posso ripercorrere la loro carriera"