DOKU, UNA SCHEGGIA RE DEI DRIBBLING

Jeremy Doku si è messo in mostra alla grande a Euro 2020 con il suo Belgio, dribbling fulminanti e doti fisiche eccezionali per il giovane esterno in forza al Rennes. Contro l'Italia si è procurato il calcio di rigore, poi trasformato da Lukaku, e ha fatto salire un brivido sulla schiena di tutti noi quando nel finale ha rilasciato un potente destro da fuori area. Nasce ad Anversa il 27 maggio del 2002,  è belga di origini ghanesi, ala sinistra molto rapida e abile anche nel trovare assist per i compagni, schierabile anche sulla destra. Cresce nel settore giovanile dell'Anderlecht, arrivando lì a 10 anni dal Beerschot: il 25 novembre del 2018 l'esordio in prima squadra contro il Sint Truiden. Nel febbraio 2020 rinnova fino al 2022, ma nello scorso mese di ottobre passa al Rennes per 26 milioni. E' un vero e proprio re dei dribbling, ben 8 quelli messi a segno nella gara di venerdì, un record. Ha risposto così alle domande maliziose sul rigore procurato: “Chi mi conosce sa che non cado mai a terra per nulla. Se posso, sto in piedi”. Era stato notato da Jurgen Klopp a 15 anni, praticamente era un giocatore del Liverpool, ma l'Anderlecht fece fare un video a Lukaku in cui gli consigliava di rimanere in Belgio per crescere, e Doku accettò questo suggerimento. “Se davvero al Liverpool piaccio così tanto a 15 anni, tornerà anche più tardi. Sta a me giocare bene”, disse il giovane Jeremy. Con le sue prestazioni nel massimo torneo continentale ha attirato molti radar su di sé, dimostrando che tali parole corrispondono al vero. Ha giocato con tutte le nazionali del Belgio: Under-15 (5 presenze, 2 gol), Under-16 (10 presenze, 3 gol), Under-17 (16 presenze, 6 gol), Under-21 (4 presenze e un gol) e coi grandi (10 presenze, 2 gol). Una crescita continua, vedremo se rimarrà in Ligue 1 dopo aver attirato così tanto interesse su di sè, quel che è certo è che Jeremy Doku è il nuovo re incontrastato del dribbling.     Foto: Twitter Euro 2020