Si chiama Domagoj Vida e di anni ne compirà 26 il prossimo 29 aprile. Parliamo di un difensore croato in forza alla Dinamo Kiev, in scadenza il 30 giugno del 2018, ma il suo futuro potrebbe presto legarsi a doppia mandata con il campionato italiano. Chi lo segue molto da vicino, come ampiamente raccontatovi, è l'Inter. Uno scenario di cui vi parliamo sin dallo scorso 28 gennaio, nel pieno del periodo in cui i nerazzurri erano totalmente immersi nel pensare a come rinforzare il proprio reparto arretrato (era stato già chiuso l'acquisto di Murillo a fine stagione, senza tuttavia la possibilità di anticipare il trasferimento in inverno). Roberto Mancini da subito ha dato il proprio assenso alla trattativa, ben consapevole del fatto che avrebbe avuto a disposizione un profilo di assoluta qualità, capace di ricoprire più ruoli nello scacchiere tattico difensivo. I contatti con il club ucraino sono andati avanti in modo frenetico e costante fino al momento del gong di febbraio, il discorso - evidentemente - è stato soltanto rinviato.
Vida cresce calcisticamente nell'Osiejk dove milita dal 2006 al 2010. Un quadriennio più che positivo, conclusosi con un bottino di tutto rispetto: 90 gettoni di presenza e ben 6 reti, aspetto da non sottovalutare per uno che di mestiere non deve spingerla dentro, oltre alla convocazione nella Nazionale maggiore, di cui è uno dei punti fermi. Nel 2010 il grande salto al Bayer Leverkusen, ma la sua avventura in Bundesliga delude le sue aspettative: solo qualche spezzone di partita per lui, prima dell'inevitabile quanto fruttuosa cessione. E' infatti il ritorno in patria, nella ben più prestigiosa Dinamo Zagabria, lo snodo principale della sua carriera. Una stagione vissuta ad altissimi livelli, culminata con la vittoria del campionato e della Coppa nazionale. L'aspetto negativo? I dubbi sorti sul suo comportamento fuori dal campo, in seguito a un episodio a dir poco singolare: la famosa multa di 100 mila euro per aver aperto una lattina di birra sul pullman, dal quale fu prontamente fatto scendere.
Particolare trascurabile, almeno secondo almeno per la Dinamo Kiev, che nell'estate del 2013 decide di metterlo sotto contratto. Conferme su conferme, prestazioni sempre più convincenti, fino all'interessamento dell'Inter. Per il club di Thohir la priorità, in vista della prossima stagione, è e resta la difesa. Una volta risolte le questioni relative a Murillo e Santon, i nerazzurri completeranno almeno altre due operazioni (occhio a Ranocchia e Juan Jesus, non più intoccabili dopo le tante insufficienze palesate sotto la gestione Mazzarri prima e Mancini poi). I profili sono quelli di cui vi parliamo da tempo ed entrambi provenienti da Kiev: Aleksandar Dragovic, ormai promesso sposo dei nerazzurri, e proprio Domagoj Vida. Su quest'ultimo ormai la decisione è stata presa, lo testimoniano i sondaggi approfonditi con l'entourage del giocatore. 17-18 milioni di euro la cifra necessaria per regalare al Mancio un doppio colpo carico di affidabilità, solidità e anche di imprevedibilità alla propria difesa. Vida scalpita: la prossima sessione estiva sarà, con ogni probabilità, quella del definitivo salto di qualità.
Foto: Uefa