DONSAH IN RAMPA DI LANCIO

Transitato dalle mani di Zeman a quelle di Zola, il Cagliari non è ancora riuscito ad imprimere una svolta significativa alla sua stagione nel segno della Z. Il tamburino sardo sin qui ha rispettato il brocardo del nemo propheta in patria, anche se le colpe dell'attuale terzultimo posto forse ricadono più su chi gli ha affidato un organico costruito a misura del boemo, al punto da confermare a gennaio - quando Zdenek era già lontano - l’acquisto di Husbauer, perfezionato nei mesi antecedenti. Peccato che lo specialista arrivato dallo Sparta Praga non abbia ancora esordito in campionato.



Tra le poche note liete in casa Casteddu vanno segnalati l’altro neo acquisto M’Poku e, quanto alla continuità di rendimento sul medio-lungo periodo, Godfred Donsah, il diciottenne centrocampista ghanese prelevato in estate dal Verona, a titolo definitivo, per circa due milioni di euro. Investimento sin qui dimostratosi più che oculato, al riguardo basta rileggere le ultime dichiarazioni del presidente Tommaso Giulini: "Non sono venuti a vederlo solamente emissari del Manchester City, c'era anche l'Arsenal. Il mio obiettivo, e credo che sia giusto anche per il ragazzo, è quello di farlo restare qui per un altro anno, il nostro intento è quello di valorizzare al meglio questi giovani”.

I top club della Premier si preparano quindi a scipparci il talentuoso africano, eppure le sue prestazioni non dovrebbero essere sfuggite alle big italiane: 15 presenze - le ultime 7 da titolare -, 2 gol pesanti (a Cesena e Torino) e 1 assist nel match contro l’Udinese. Mica male per un ragazzino alla prima esperienza in serie A, che abbina quantità e qualità nella zona nevralgica con la personalità di un veterano. Al di là della facilità di calcio di chi, esuberante fisicamente, conosce i tempi d’inserimento e sa vedere la porta da tante angolazioni: il classico quid pluris per ogni allenatore.



Il nostro personaggio del giorno, inoltre, si porta dietro una storia travagliata che lo ha fatto subito divenire un beniamino del “Sant’Elia”. Godfred nasce ad Accra, capitale del Ghana, il 7 giugno del 1996 e nel 2011 raggiunge in Italia il padre, sbarcato a Lampedusa nel 2007 a bordo di un classico barcone della speranza. Dopo un’esperienza lavorativa in Campania, Donsah senior trova un posto come magazziniere a Como e il figlio, che al pallone aveva già dato del tu in patria nel DC United Agogo, inizia ad allenarsi con la compagine lombarda. Il suo profilo viene segnalato a Sean Sogliano, all’epoca ds del Palermo, ma per questioni burocratiche la società rosanero non riesce a perfezionare il tesseramento. Sogliano però non dimentica quel ragazzo che tanto lo aveva impressionato e così, assunta frattanto la direzione sportiva del Verona, nel 2013 lo porta nella città di Romeo e Giuletta. Aggregato alla formazione Primavera, Godfred disputa un ottimo Viareggio (2 reti in 4 partite) e nel girone di ritorno spesso viene portato in panchina da Mandorlini, che il 19 aprile del 2014 gli regala la gioia dell’esordio nella massima serie, concedendogli 22 minuti nella vittoriosa trasferta di Bergamo.

Il resto è attualità: Godfred Donsah viaggia a marce alte, il suo futuro oggi non può che apparire radioso perché il tempo è dalla sua parte e lo stesso discorso vale per il bagaglio tecnico, assolutamente di prim’ordine. Non a caso società del calibro di Manchester City e Arsenal gli hanno messo gli occhi addosso. Le premesse per una carriera ricca di soddisfazioni ci sono tutte, intanto il Cagliari spera di centrare la salvezza anche grazie ai colpi del nuovo Nainggolan.



Foto: zimbio.com